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De Luca chiede il lockdown totale per la Campania: "Le scuole restano chiuse"

Vincenzo De Luca a Roma per discutere di Covid: annunciata nuova ordinanza

Il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato che la Campania si muoverà "a brevissimo" nella direzione di un lockdown totale.

Il coprifuoco che inizierà proprio alle 23 di venerdì 23 ottobre non basta, per contrastare la seconda ondata in Campania serve il lockdown totale: ne è convinto il governatore Vincenzo De Luca, che ha chiesto al governo di “bloccare la mobilità tra regioni e intercomunale e chiudere tutto, fatte salve le categorie che producono e movimentano beni essenziali (industria, agricoltura, edilizia, agro-alimentare, trasporti). Non si vede francamente quale efficacia possano avere in questo contesto misure limitate. In ogni caso la Campania si muoverà in questa direzione a brevissimo“.

Le scuole restano chiuse

La situazione è troppo critica per pensare di riaprire le scuole “se i dati sono questi”, ha continuato De Luca. Una ripresa delle lezioni in presenza sarebbe “irresponsabile. Tra prima e dopo l’apertura delle scuole nella popolazione generale c’è stato un aumento di 3 volte del contagio, nella fascia tra 0 e 18 anni l’aumento è stato di 9 volte. Io credo che la risposta ragionevole da dare sia un’altra: cerchiamo di potenziare la didattica a distanza. Se qualcuno ha altre risposte più sensate, più ragionevoli, in grado di bloccare l’espansione incontrollata dell’epidemia le dia”.

De Luca: “Campania verso il lockdown”

Dalla Lombardia alla Calabria, si moltiplicano le regioni che hanno deciso di introdurre restrizioni ulteriori rispetto a quelle contenute nel Dpcm del 18 ottobre. Il primo governatore a chiedere il coprifuoco è stato Attilio Fontana, in accordo con i sindaci dei capoluoghi lombardi (compreso il milanese Beppe Sala). A meno di ventiquattr’ore di distanza, la medesima richiesta (prontamente accettata) è arrivata anche da parte di De Luca, la cui regione – toccata solo parzialmente dalla pandemia in primavera – è una di quelle che maggiormente stanno pagando il prezzo della seconda ondata.

La movida e tutte le attività notturne si fermano, a partire dal 23 ottobre, anche nel Lazio. In Piemonte i centri commerciali resteranno chiusi nel weekend e in Liguria, in particolare a Genova, ci si prepara a chiudere piazze e strade per evitare la formazione di assembramenti. Scatta il coprifuoco anche in Calabria, dove verrà introdotta anche la DAD alle superiori, come in Puglia e Sicilia.

Ma, secondo De Luca (intervenuto nella consueta diretta del venerdì), in Campania la situazione è andata troppo oltre e “i dati attuali sul contagio rendono inefficace ogni tipo di provvedimento parziale“. L’ultimo bilancio diffuso dalla regione (aggiornato al 22 ottobre) registra 1.541 contagi e 6 decessi in 24 ore.