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Sondaggi: come sarebbe il Parlamento se si votasse oggi?

Sondaggi come sarebbe il parlamento

Come sarebbe il Parlamento se si andasse oggi alle urne? La maggioranza andrebbe al centrodestra.

La fine del 2020 lascerà strascichi nella politica italiana anche nei primi mesi del 2021, quando il governo si troverà molto probabilmente ad affrontare una crisi di governo nel bel mezzo di un’emergenza sanitaria. Ancora troppo alti i toni nella maggioranza, con un possibile rimpasto di governo che segnerebbe la terza modifica da quando la legislatura è iniziata nel 2018. Ma come sarebbe il Parlamento se si andasse a votare oggi? Se l’è chiesto Nando Pagnoncelli che, nel suo ultimo sondaggio per il Corriere della Sera, ha provato a simulare la composizione delle due camere tenendo conto degli orientamenti al voto e anche della riduzione del numero di parlamentari recentemente approvata con referendum.

Sondaggi: come sarebbe il Parlamento?

La simulazione ha tenuto conto delle intenzioni di voto raccolte da Ipsos tra il 10 settembre e il 16 dicembre 2020, ponderate allineandole alle tendenze di voto più recenti, e l’attuale legge elettorale, il Rosatellum. Le ipotesi di offerta politica per l’elettore sono due: la prima è quella che vede il centrodestra unito (Lega, Fgi e Fi), il centrosinistra unito (Pd, Si/Leu, Iv, Azione e liste minori del centrosinistra) e il MoVimento 5 Stelle in autonomia; la seconda è invece quella che vede le attuali forze di governo andare alle elezioni in maniera compatta in una sfida a due tra centrodestra e coalizione di governo.

Secondo l’analisi condotta, in entrambi gli scenari ipotizzati la maggioranza andrebbe al centrodestra unito. Nello specifico, “nella prima ipotesi con 222 seggi alla Camera (di cui 106 assegnati alla Lega) contro 123 stimati per centrosinistra (di cui 84 vanno al Pd) e 51 al M5S. Analogamente al Senato – continua Pagnoncelli – il centrodestra prevarrebbe con 115 seggi, contro 58 per il centrosinistra e 23 per i 5 Stelle. Nella seconda ipotesi il vantaggio risulta più contenuto (212 seggi alla Camera e 109 al Senato)”. Si tratta naturalmente di proiezioni che tengono conto dei dati più recenti, ma che non possono valutare l’impatto che potrebbe avere una campagna elettorale o altre iniziative quali ad esempio alleanze o programmi elettorali innovativi e di valore.