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Covid Veneto, nuovi parametri: cresce rischio zona rossa

Bilancio Covid in Veneto, parla Zaia: "Chi sono i nuovi infetti"

Dopo l'abbassamento della soglia dell'Rt per determinare il posizionamento nelle fasce, il governo introduce nuova stretta

Continuano ad aumentare i casi Covid nella Regione Veneto. E dopo l’abbassamento della soglia dell’Rt per determinare il posizionamento delle Regini nelle fasce di appartenenza, il governo sta pensando di introdurre un’ulteriore stretta. Se l’incidenza settimanale dei casi è superiore a 250 ogni 100 mila abitanti scatta in automatico la zona rossa.

Covid Veneto, cresce rischio zona rossa

La proposta è stata avanzata dall’Istituto superiore di Sanità, e stata condivisa dal Cts. Ora manca un accordo con le Regioni. Un accordo che potrebbe arrivare a breve, malgrado non sia ancora stato fissato. Rimane però probabile che si tenga all’inizio della prossima settimana in vista della scadenza del Dpcm il 15 gennaio.

Con questo nuovo parametro, l’unica regione che andrebbe automaticamente in zona rossa sarebbe il Veneto. Rimane alto il rischio anche per l’Emilia Romagna, con un’incidenza a 242,44. Tuttavia, oltre a Veneto ed Emilia Romagna, a rischiare ci sono la provincia di Bolzano (231,36), il Friuli Venezia Giulia (205,39) e le Marche (201).

Il parere di Luca Zaia

Recentemente, il Governatore Luca Zaia ha dato una spiegazione della situazione nella sua regione in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera. “Passiamo tutti i giorni per la regione con il maggior numero di contagi – inizia -. Il primo giorno che ci siamo presi il primato avevamo fatto circa 60 mila tamponi tra rapidi e molecolari. I contagiati erano 3.000, quindi il 5%. In quello stesso giorno, la regione che passava per la migliore della classifica aveva trovato 40 positivi su 400 tamponi. Il che significa il 10%: il doppio”.