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Assembramenti nelle città, Zampa: "Sconfitta della nostra società"

Vaccino Pfizer, zampa: "Più dosi a chi paga di più? Non risulta"

Il sottosegretario Sandra Zampa commenta gli assembramenti nelle città e invoca controlli più mirati sul territorio.

Il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa ha definito una grande sconfitta collettiva della società il fatto che “in tanti non abbiano ancora capito, soprattutto i più giovani” il rischio degli assembramenti nelle città che si sono verificati nell’ultimo weekend di gennaio alla vigilia dell‘istituzione della zona gialla in 16 regioni italiane.

Zampa sugli assembramenti in città

Intervistata dalla Stampa, l’esponente del governo ha affermato che, mentre le restrizioni della zona rossa e arancione sono molto efficaci, lo stesso non si può dire della fascia gialla. Per questo sindaci e amministratori i locali devono esercitare un fortissimo controllo del territorio, anche istituendo tavoli specifici presso le prefetture. Consapevole che le chiusure non possono essere prolungate perché ciò avrebbe conseguenze sociali ed economiche, questo è stato il suo monito: “Non deve passare il messaggio che si possano violare i divieti senza conseguenze“.

Sandra Zampa è intervenuta anche sulla campagna vaccinale, spiegando che l’Italia aspetta circa 5 milioni di dosi nel mese di febbraio. Dato che l’obiettivo è quello di ridurre la mortalità, la priorità va data agli anziani, ai malati cronici e a tutte le categorie fragili. Oltre ovviamente a completare la vaccinazione dei medici, compresi quelli di base, e garantire a tutti il richiamo.

Quando le forniture saranno più corpose si dovrà inoltre incrementare le somministrazioni arrivando a effettuare iniezioni anche 20 ore su 24 tutti i giorni coinvolgendo medici di base e pediatri. “Ho calcolato che se ciascuno di loro fa cinque vaccinazioni al giorno in totale sarebbero 6 milioni al mese“, ha sottolineato. Per ciò che riguarda l’immunità di gregge, secondo lei sarà possibile arrivarci entro la fine dell’anno.