Paura e tensione alla stazione di Padova, dove la troupe del programma televisivo Porta a Porta è stata aggredita durante le riprese con il lancio di sassi e bottiglie. L’episodio ha provocato grande allarme tra i presenti.
Porta a Porta, troupe aggredita in stazione a Padova: la risposta delle istituzioni
L’episodio ha suscitato immediate reazioni da parte della Rai e delle autorità.
Il servizio pubblico ha definito l’aggressione un chiaro attacco alla libertà di informazione, ribadendo l’impegno a documentare con coraggio i fenomeni di violenza giovanile.
Solidarietà è giunta anche dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e dai membri della Commissione di Vigilanza Rai, così come dai rappresentanti del Partito Democratico e di Forza Italia, che hanno sottolineato l’importanza di garantire il diritto a informare e a essere informati senza intimidazioni. Le indagini delle forze dell’ordine sono tuttora in corso per chiarire i dettagli sul caso.
Porta a Porta, troupe aggredita in stazione a Padova: lancio di sassi e bottiglie
Ieri sera, durante un servizio giornalistico dedicato alle baby gang che destano preoccupazione a Padova, la troupe di Porta a Porta è stata oggetto di un’aggressione alla stazione cittadina. La giornalista Rai Chiara Giannini, insieme all’operatore, stava raccogliendo testimonianze sotto i portici della torre Belvedere quando alcuni giovani, all’interno di un locale, l’avrebbero insultata e allontanata. Successivamente, mentre si allontanava dal luogo con il collega, la cronista è stata colpita alla gamba dal lancio di una pietra e di una bottiglia. Nonostante l’accaduto, fortunatamente, la giornalista non ha riportato ferite gravi.