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Prostituta violentata, il tassista: "Era consenziente"

taxi abusivo

Il 45enne accusato di avere violentato una 20enne che pretendeva l'uso del profilattico: "Rapporto protetto e consenziente, lei voleva più soldi".

Un tassita di 45 anni è stato ascoltato giovedi 24 maggio 2018 dal Gip di Pavia, nel carcere di Torre del Gallo in cui era detenuto, riguardo all’ipotesi di aver violentato una prostituta di 20 anni a Milano, città dove l’uomo esercita la sua professione. L’uomo era stato arrestato con l’accusa di violenza e furto verso una ragazza romena: l’avrebbe fatta salire sulla sua macchina e, di fronte al suo rifiuto di avere rapporti sessuali non protetti, l’avrebbe violentata, cacciandola infine dall’auto senza pagarla. Diversa la versione raccontata dal tassita, che ha ammesso il rapporto sessuale specificando però di aver usato il profilattico e non aver costretto la prostituta che, stando al suo racconto, se ne sarebbe andata dopo una lite sul prezzo concordato.

Tassista accusato di violenza: “prostituta consenziente”

Il prezzo concordato, la salita in macchina della prostituta e, poco dopo, il rifiuto dell’uomo di usare delle precauzioni durante il rapporto, sfociato nell’abuso verso la ragazza e il mancato pagamento. A quel punto, la prostituta sarebbe stata soccorsa dalle colleghe in strada e si sarebbe poi rivolta alle forze dell’ordine, sporgendo denuncia.

È questa l’accusa con cui era stato arrestato un tassista pavese di 45 anni, reo di aver violentato una 20enne romena che non accettava di avere un rapporto sessuale senza preservativo, buttandola poi fuori dalla propria auto senza pagarla.

L’uomo è stato interrogato nella giornata di giovedì 25 maggio nel carcere di Torre del Gallo, dov’era detenuto, dal Gip di Pavia su delega del giudice di Milano, luogo dove sarebbe avvenuto l’episodio e dove il tassista esercita regolarmente la sua professione.

Durante l’interrogatorio, assistito dal suo legale, il 45enne ha dato però una seconda versione dei fatti, che non collimerebbe con quella dell’accusa. Stando a quanto raccontato dall’uomo, infatti, il rapporto sessuale ci sarebbe stato ma l’avrebbe visto utilizzare il preservativo, a fronte di un prezzo concordato con la ragazza di 20 euro.

La giovane romena avrebbe però cambiato idea sul compenso, poiché il rapporto sarebbe durato più del previsto. Per questo motivo la ragazza avrebbe preteso più soldi, richiesta che si sarebbe trasformata in un litigio tra i due con la prostituta che sarebbe scesa dalla macchina arrabbiata.

Ribadendo l’uso del profilattico, e di conseguenza il mancato abuso, l’uomo ha specificato che, essendo un padre di famiglia, non avrebbe mai chiesto un rapporto non protetto facendo correre dei rischi alla salute della moglie e la figlia. Proprio la consorte ha dichiarato di essere disposta ad accogliere in casa il marito nel caso in cui gli venissero imposti gli arresti domiciliari.