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Quirinale, il PD frena Salvini su Berlusconi: "Finché il suo nome è sul tavolo, il dibattito è congelato"

Quirinale PD Salvini Berlusconi

Sul nome di Berlusconi al Quirinale tra PD e Lega c'è disaccordo. Fonti del Nazareno riferiscono che sono pronti a congelare il dibattito.

Manca poco meno di un mese alle elezioni del presidente della Repubblica, eppure la discussione appare quanto mai aperta. Proprio su questo ultimo punto fonti del Partito Democratico ad Adnkronos, hanno fatto sapere che potrebbero essere pronti a “congelare il dibattito”, fintanto che la Lega e più in generale il centrodestra metteranno sul tavolo il nome di Silvio Berlusconi. La reazione del leader del Carroccio non si è fatta attendere. 

Quirinale PD Salvini Berlusconi, “La nostra posizione è la stessa rispetto ai giorni scorsi”

Il Nazareno circa la possibilità di portare avanti il nome di Silvio Berlusconi al Colle è rimasto fermo sulle sue posizioni“Finché il centrodestra ha una posizione ufficiale attorno a Berlusconi, il dibattito resta congelato”. A tale proposito hanno anche aggiunto: “La nostra posizione è la stessa rispetto ai giorni scorsi”. Nonostante ciò, riguardo alla possibilità di confrontarsi eventualmente su un nome che venga condiviso rimane “sempre la disponibilità a parlare”. 

Quirinale PD Salvini Berlusconi, la replica del Carroccio: “Letta mette veti e perde tempo”

Nel frattempo non sono mancati i commenti a caldo da parte della Lega. Il leader del Carroccio ha osservato in questo senso che “Mentre Letta mette veti e perde tempo, la Lega lavora per fare veloce e perché tutti siano coinvolti, nessuno escluso, per una scelta così importante per tutti gli Italiani”.

Quirinale PD Salvini Berlusconi, attesa la data delle votazioni 

Intanto è attesa nella giornata di martedì 4 gennaio la convocazione del Parlamento in seduta comune da parte del presidente della Camera Roberto Fico in vista delle elezioni ormai prossime del capo dello Stato. Secondo quanto viene stabilito dalla Costituzione e precisamente dall’articolo 85, la convocazione del Parlamento e dei delegati regionali deve avvenire “trenta giorni prima che scada il termine” dell’incarico settennale del presidente della Repubblica.