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Rapina a Lanciano, "il macellaio" rischia di tornare libero

Rapina a Lanciano, si rischia scarcerazione del macellaio

L'uomo è stato fermato a Caserta per furto e potrebbe essere liberato prima della contestazione delle accuse di rapina e violenza.

È stato soprannominato “il macellaio”. È Alexandru Bogadan Colteanu, il rumeno a capo della banda responsabile della violenta rapina a casa dei coniugi Martelli a Lanciano, oltre che di almeno cinque altri colpi. Dopo l’arresto degli altri tre ladri, Colteanu è stato fermato nel casertano dove era fuggito e dove stava cercando di rivendere un orologio rubato nella villa. Gli agenti della polizia locale lo hanno fermato proprio per questo piccolo reato, ma a breve potrebbero essere costretti a rilasciarlo.

Il taglio all’orecchio

Il rilascio potrebbe avvenire nel lasso di tempo necessario per la trasmissione degli atti da Lanciano alla Campania. I magistrati abruzzesi sono infatti al lavoro per contestare a Colteanu anche la rapina e le lesioni gravi, tra cui il taglio dell’orecchio alla moglie del dottor Carlo Martelli. Proprio il “macellaio” sarebbe responsabile della violenza, secondo quanto dichiarato dagli altri membri della banda. Il gip Massimo Canosa ha raccolto la loro testimonianza. Presente all’interrogatorio anche Mirvana Di Serio, procuratore capo di Lanciano. Il legale Domenico Russo, che difende i tre romeni in stato di fermo, ha dichiarato: “Hanno ammesso tutti e tre le responsabilità della rapina alla villa dei coniugi Martelli, specificando i ruoli e le responsabilità di ognuno. Ma hanno indicato in altra persona il responsabile del taglio all’orecchio della signora Niva Brazzan“.

Catturato il quinto uomo

Nel pomeriggio di sabato 29 settembre la polizia e i Carabinieri hanno catturato anche un quinto uomo, un 26enne romeno detenuto nel carcere di Lanciano. Gli agenti hanno fermato anche suo connazionale 48enne, condannato agli arresti domiciliari.