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Referendum sugli indigeni: l’Australia dice no a maggiori diritti per le popolazioni aborigene

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L'Australia ha respinto a larga maggioranza il referendum per dare maggiori diritti politici alle popolazioni indigene nella Nazione

Tutti e sei gli Stati australiani hanno votato No alla proposta di emendare la Costituzione per riconoscere le popolazioni delle Prime Nazioni e creare un organo di consulenza per il Governo.

Referendum sugli indigeni: l’Australia dice no

Il referendum, ribattezzato The Voice, è stato il primo in Australia in quasi un quarto di secolo. Al termine degli scrutini, il No ha battuto il Sì con oltre il 70% dei voti. La bocciatura ha fatto seguito ad una campagna elettorale agitata e spesso acre. I fruitori del referendum sostenevano che l’inserimento delle popolazioni indigene nella Costituzione avrebbe unito l’Australia e inaugurato una nuova era. I leader dell’opposizione, invece, hanno dichiarato che l’idea fosse divisiva, che avrebbe creato classi speciali di cittadini, in cui alcuni erano più uguali di altri, e che il nuovo organo consultivo avrebbe rallentato il processo decisionale del Governo.

Le reazioni

I sostenitori del No sono stati ampiamente criticati per essersi rivolti agli elettori indecisi con il messaggio: ”Non so? Vota no”. Sono stati, inoltre, accusati di aver condotto una campagna basata sulla disinformazione. Il risultato del referendum ha lasciato molto amaro in bocca, soprattutto al Primo Ministro Anthony Albanese: “Quando si punta in alto, a volte si cade in basso. Lo capiamo e lo rispettiamo“. Il leader dell’opposizione Peter Dutton, invece, ha dichiarato che il risultato è “buono per il nostro Paese“.

Maggiori diritti per le Prime Nazioni

Il referendum era nato dall’idea di istituire un consiglio di popolazioni indigene, per fornire consulenza al Governo federale su questioni che riguardano le loro comunità. Nonostante rappresentino solo il 3,8% della popolazione australiana, i cittadini aborigeni e delle isole dello Stretto di Torres continuano a subire pesanti disuguaglianze, nonché l’impatto duraturo delle politiche coloniali. Il dibattito pubblico è stato inficiato da razzismo e da una mancanza di dettagli sul funzionamento del referendum. Gli stessi leader delle comunità aborigene e delle isole dello Stretto di Torres sono stati divisi nel loro sostegno. È, tuttavia, significativo che solo 8 dei 44 referendum nella storia dell’Australia abbiano avuto successo. I risultati suggeriscono che per ottenere la maggioranza dei voti è necessario il sostegno bi-partisan di entrambi i principali partiti.