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Reddito di cittadinanza, il Governo respinge le critiche: “Pretestuose”. L’Anci collabora con il Ministero del Lavoro

Reddito di cittadinanza opposizione Governo

Dopo la sospensione tramite sms del reddito di cittadinanza, l’opposizione ha duramente attaccato il Governo che, però, non demorde.

L’opposizione si è scagliata contro il Governo dopo la decisione dell’esecutivo di sospendere il reddito di cittadinanza. Mentre la maggioranza respinge le critiche degli avversari politici, l’Anci sta collaborando con il Ministero del Lavoro per risolvere alcuni problemi tecnici legati al post RdC.

Reddito di cittadinanza, Governo contro opposizione: “Critiche pretestuose”. L’Anci collabora con il Ministero del Lavoro

Il Governo va avanti a testa alta e difende a spada tratta le scelte compiute sul reddito di cittadinanza, recentemente sospeso a 169mila famiglie italiane. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha anche bollato come “pretestuose” le moine delle opposizioni. E, mentre il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari sostiene che la “modifica tutela i fragili” e la Cgil denuncia al contrario che “centinaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni”, l’Anci e il Ministero del Lavoro stanno lavorando al fine di risolvere alcuni problemi tecnici all’ordine dello scarto temporale tra il momento in cui viene sospeso il reddito di cittadinanza e la reale verifica sugli aventi diritto che verrà ultimata entro dicembre. È possibile, quindi, che in alcuni casi la misura possa essere revocata e poi riassegnata.

In merito ai malumori e alle proteste delle opposizioni sullo stop al RdC, Fazzolari ha precisato che “le persone che perderanno oggi il reddito di cittadinanza, lo avrebbero perso anche con la norma dei grillini”. Ma la rabbia per la decisione non si limita agli ambienti di Governo. A Napoli, infatti, dove le famiglie che rimarranno senza reddito saranno 22mila, un presidio in protesta si è radunato dinanzi alla sede dell’Inps.

Schlein: “Il Governo riferisca in Parlamento”. Conte: “Lo sto è una vendetta sul M5S”

A rendere sempre più teso il rapporto tra esecutivo e opposizioni è stata anche la proposta di Fratelli d’Italia di creare una commissione d’inchiesta per indagare sui mancati controlli al RdC. “Chiediamo al governo di venire a riferire al più presto perché è incredibile non solo che abbiano deciso di fare la guerra ai poveri, ma anche che non abbiano preparato minimamente questi passaggi accompagnando con una corretta informazione e dando sostegno alle misure che devono essere messe in campo di supporto”, ha tuonato la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.

Per il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, la revoca del reddito di cittadinanza “è una guerra ideologica sulla pelle dei poveri”. Secondo quanto dichiarato dall’ex premier in occasione di un’intervista rilasciata a la Repubblica, “lo stop al reddito è una vendetta sul Movimento, si va verso un autunno caldo e sale la rabbia. Meloni rinvii”.

“Noi non vogliamo fomentare una protesta. Ma qui ovviamente lavoreremo e stiamo dando il nostro contributo con l’invito al governo a riunire immediatamente un Consiglio dei ministri per provvedere con urgenza a porre rimedio”, ha detto ancora ai giornalisti radunati a Montecitorio nel pomeriggio di lunedì 31 luglio.