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Renzi conto corrente in diretta: "Ho solo 15 mila euro"

Renzi

L'ex premier ha cercato di dimostrare di non essersi arricchito grazie alla politica.

A meno di due mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo, Matteo Renzi, segretario del Pd in diretta tv a Matrix, ha provato a dimostrare che non si è arricchito minimamente a seguito della sua attività politica, né come sindaco di Firenze né come premier. Un gesto disperato, volto a dimostrare la sua genuinità e il suo vero interesse per il Paese. Con carte alla mano, Renzi ha provato a dimostrare al conduttore, Nicola Porro, quanto ci sia realmente sul suo conto corrente.

Renzi e il suo conto corrente

Una trovata, quella di Matteo Renzi, che fa molto discutere ma allo stesso tempo, utile per placare gli animi dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni di Carlo De Benedetti sul caso Popolari. “Quando sono diventato presidente del Consiglio – dice Renzi – al 30 giugno 2014 avevo 21.895 euro e oggi ho 15.859 euro, un po’ meno. Sulla trasparenza non faccio sconti a nessuno. Se vuoi fare soldi vai nelle banche d’affari, non fai politica”.

Sempre a Matrix, l’ex presidente del consiglio si sofferma anche sulla presunta chiacchierata avuta con De Benedetti sulla questione banche. “È andata così, come dice De Benedetti, non ho detto niente – ha detto Renzi – che non avessi detto in pubblico”, ha spiegato Renzi a Matrix, sostenendo che le informazioni in possesso di De Benedetti in merito all’approvazione del decreto banche fossero in realtà di dominio pubblico e non esclusive. “Io su questa storia non ho niente da dire. C’è l’idea che chi fa politica sia un po’ un traffichino, allora io ho portato il mio conto corrente”.

Renzi e il M5s

Durante il programma di Porro, il segretario del Pd non ha perso l’occasione di attaccare il 5 Stelle, soprattutto in merito allo svolgimento delle parlamentarie: “Anche gli storici militanti hanno lanciato hashtag su Twitter per annullare tutto, perché dinamiche e modalità della selezione dei parlamentari M5s sono talmente difficili, caotiche, e qualcuno dice poco trasparenti, che gli stessi militanti storici del M5s stanno chiedendo di annullare tutto”.

Per quanto riguarda le prossime elezioni politiche, Renzi ha ribadito che i ministri “saranno candidati nel senso che saranno in campo, pronti a dare una mano al Pd candidandosi in un collegio e in più di una circoscrizione proporzionale. Minniti e Gentiloni saranno candidati nei collegi uninominali e questo varrà per tutti i ministri”.