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Rosatellum: cos'è e come funziona

Rosatellum: cos'è e come funziona

Il Rosatellum è la nuova legge elettorale, basata su un sistema misto tra maggioritario e proporzionale. Ecco cosa prevede il nuovo regolamento.

Nelle ultime ore la Camera ha approvato il Rosatellum, ovvero la nuova legge elettorale che, se votata anche al Senato, introdurrà nel nostro Paese ciò che la maggior parte sperava da tempo: un nuovo sistema elettorale. Se il Rosatellum dovesse diventare una legge a tutti gli effetti dunque, il sistema elettorale italiano cambierà divenendo proporzionale per il 64% e maggioritario per il 36%.

Ormai sempre più in maniera persistente al TG, nei vari talk televisivi, sui giornali e durante le trasmissioni radiofoniche, se ne sente sempre parlare tanto. Quanti di voi, tuttavia, sanno cosa sia realmente il Rosatellum? Alcuni, sicuramente, conosceranno l’argomento in maniera approfondita, altri avranno una conoscenza vaga dell’argomento. Altri ancora non hanno realmente capito bene di cosa si sta parlando. Per gli indecisi e per chi desidera chiarire ancora qualche dubbio, ecco spiegato cos’è, nel paragrafo che segue, il Rosatellum.

Rosatellum: cos’è

La nuova legge elettorale, nelle ultime ore, è già stata approvata dalla Camera. E’ ancora attesa una decisione da parte del Senato. Se approvata, il nostro Paese potrà finalmente fare affidamento su un nuovo sistema elettorale, un sistema misto tra proporzionale e maggioritario.

Camera

Secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento, grazie alla nuova legge elettorale, la Camera potrà fare affidamento su 232 collegi uninominali. Ogni partito o coalizione potrà proporre un solo candidato. Gli altri 386 seggi verranno, d’altro canto, assegnati con metodo proporzionale. Cosa implica ciò? Ogni partito o coalizione proporrà una lista di candidati e ogni lista prenderà dei voti. Ogni partito o coalizione eleggerà pertanto, un numero di parlamentari proporzionali ai voti ricevuti. Gli ultimi 12 seggi verranno assegnati alle circoscrizioni estere.

Senato

La nuova legge elettorale, che prevede un sistema elettorale misto tra proporzionale e maggioritario, non è ancora stata approvata dal Senato. La decisione è attesa per le prossime ore. Tuttavia, qualora anche il Senato dovesse approvare il Rosatellum, è bene sapere che le cose non si differenzieranno poi molto dalla Camera.

Per quel che riguarda il Senato, dunque, i collegi uninominali saranno 102, mentre quelli del proporzionale solo 207. I restanti 6 saranno, come consuetudine, affidati alle circoscrizioni estere . Il voto disgiunto non è contemplato dal Rosatellum. E cosa vuol dire ciò? Semplicemente che ogni avente diritto al voto potrà esprimere una sola preferenza, che andrà al candidato del suo collegio, attraverso la quota maggioritaria, e alla lista che lo sostiene, attraverso la quota proporzionale. Non è ancora dato saperlo, ma qualora verrà votato un candidato ed una lista alla quale quel candidato non appartiene, è certo che il voto sarà ritenuto nullo.

Tuttavia, sono necessarie alcune premesse. Perché i partiti possano eleggere dei parlamentari, questi dovranno ottenere almeno il 3% dei voti su base nazionale. Se i partiti appartengono ad una coalizione, questa dovrà raggiungere almeno il 10% dei voti su base nazionale. Come per la legge passata, i partiti che non raggiungono la soglia minima del 3% non potranno eleggere alcun parlamentare. Come lo è stato per il Mattarellum, anche il Rosatellum prevede le pluricandidature. Se, da un lato, il candidato potrà presentarsi in un unico collegio uninominale, dall’altro, e ad ogni modo solo per la quota proporzionale, il candidato potrà presentarsi in cinque collegi differenti.

Queste sono dunque ore di attesa per gli italiani. Il Rosatellum, votato secondo scrutinio segreto per volere del Mdp, è stato approvato dalla Camera, nelle scorse ore, con 375 voti a favore e 215 contrari. Secondo fonti autorevoli del Parlamento, il Senato potrebbe decretare già nelle prossime ore.

Con il Rosatellum, dunque, il voto è unico e non vi è alcun margine per un voto disgiunto. La nuova scheda elettorale sarà corredata dal nome del candidato nel collegio uninominale ed il contrassegno della lista o delle liste collegate, ognuna riportante i nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Votare per una lista implica votare anche per il candidato che la rappresenta.

Per evitare frodi e disguidi, la nuova legge elettorale prevede anche un nuovo sistema antifrode. Ogni scheda elettorale conterrà infatti un numero (rimovibile) progressivo. Tale numero verrà controllato ed annotato da chi di competenza prima che l’avente diritto al voto entri nella cabina elettorale. Cosa aiuta ad ottenere questo nuovo sistema? Che la scheda elettorale possa essere scambiata con una scheda prestampata, come è accaduto in passato. Infine, come per le vecchie schede elettorali, anche le nuove, sul retro, riporteranno le istruzioni circa le modalità di voto.

Il testo della nuova legge elettorale, il Rosatellum appunto, contiene anche una delega che il Governo potrà esercitare entro i 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, previo consulto con le Commissioni Parlamentari competenti, per la definizione dei collegi uninominali e dei collegi plurinominali da parte di Camera e Senato.

Attendiamo dunque le prossime ore per conoscere la decisione anche da parte del Senato.