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Salario minimo: le opposizioni ritirano la firma

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La proposta delle opposizioni sul salario minimo è ormai “carta straccia”, ha detto il leader politico G. Conte

Il dibattito sulla proposta di legge sul salario minimo torna in Aula a Montecitorio, ma le opposizioni hanno ritirato la loro firma in seguito all’eliminazione del riferimento a una retribuzione minima di almeno 9 euro lordi all’ora.

Salario minimo: opposizioni in accordo sul ritiro della proposta

Giuseppe Conte ha stracciato il nuovo testo alla Camera, definendo la proposta delle opposizioni “carta straccia”. La giornata si preannuncia caotica, con dichiarazioni di voto e il voto conclusivo del provvedimento. Il premier Giorgia Meloni ha poi dichiarato, come riporta tg24.sky.it, che PD e M5S in dieci anni al governo non hanno mai approvato la legge, le opposizioni, compatti negli intenti, sottolineano la mancanza di dignità per ciò che concerne il salario minimo nella posizione della maggioranza.

Salario minimo: disparità tra richieste e negoziazioni

Meloni esprime stupore per la disparità tra le richieste sindacali pubbliche e le negoziazioni contrattuali effettive, in Parlamento, Fratoianni accusa la maggioranza di aver dato uno schiaffo al Parlamento, mentre Maggi di +Europa lamenta la mancanza di confronto con le parti sociali. Foti di Fratelli d’Italia descrive il ritiro della firma come uno spettacolo mediatico senza impatto regolamentare. La premier sottolinea la necessità di coerenza nelle posizioni.