> > Coronavirus, le lacrime sono contagiose: lo studio americano

Coronavirus, le lacrime sono contagiose: lo studio americano

coronavirus lacrime

Secondo uno studio della John Hopkins University, il 30% dei malati di coronavirus ha sofferto di congiuntivite.

Secondo quanto riporta uno studio della John Hopkins University, le lacrime sarebbero un veicolo di diffusione del coronavirus: arriva dall’America la conferma a quanto già rilevato da uno studio dell’Istituto Spallanzani a fine aprile. Gli occhi infatti avrebbero gli stessi recettori delle altre cellule colpite dal virus, come quelle dei polmoni.

Coronavirus, lacrime veicolo di diffusione?

Alcuni esperti della John Hopkins University hanno ipotizzato in uno studio la correlazione tra il coronavirus e le lacrime. Più nello specifico, pare che quest’ultime possano rivelarsi veicoli importanti di diffusione.

La proteina che Sars-CoV-2 utilizza per entrare nelle cellule è la stessa che gli consente di infettare un organismo tramite gli occhi. I ricercatori hanno trovato negli occhi gli stessi recettori con cui il virus colpisce le cellule dei polmoni, ACE-2.

Congiuntivite primo sintomo

Questo potrebbe spiegare perché circa il 30% dei pazienti ha sofferto di congiuntivite. Se il virus dovesse entrare attraverso gli occhi, le lacrime potrebbero essere veicolo di diffusione“, spiega Lingli Zhou del Dipartimento di Oftalmologia, Johns Hopkins University School of Medicine.

I ricercatori hann svolto la loro ricerca durante le autopsie di alcuni defunti, verificando così che la presenza di ACE-2 nei sulla congiuntiva, sulla cornea e nel corpo vitreo.

Abbiamo trovato anche TMPRSS2, un enzima che coadiuva il virus ad entrare nell’organismo. Questi dati indicano che le cellule della superficie oculare sono suscettibili alle infezioni da Sars-CoV-2. Nelle lacrime si possono pertanto trovare particelle virali che potrebbero provocare la trasmissione dell’infezione ad altri individui”, afferma Zhou, sottolineando l’importanza di adottare pratiche di sicurezza, come una corretta igiene oculare e le maschere per il viso.