> > Covid-19: dubbi sul farmaco che sembrava efficace

Covid-19: dubbi sul farmaco che sembrava efficace

Remdesivir

Gilead ha ritirato la richiesta di rimborso al servizio sanitario nazionale per utilizzare il farmaco su larga scala.

L’antivirale Remdesivir, l’unico farmaco considerato efficace per combattere il Covid-19 avrebbe, in realtà, proprietà limitate. Ad affermarlo le autorità francesi. Stiamo parlando dello stesso farmaco utilizzato su Silvio Berlusconi, ricoverato al San Raffaele di Milano, dopo essere risultato positivo al coronavirus. Vista la modesta efficacia, l’antivirale non merita dunque di essere rimborsato dallo stato.

Covid-19: il farmaco Remdesivir funziona davvero?

Dubbi sull’efficacia del Remdesivir, il farmaco utilizzato per combattere il coronavirus. La multinazionale Gilead, creatrice dell’antivirale, ha pertanto ritirato la richiesta di rimborso al servizio sanitario nazionale per l’uso su larga scala. Gilead è un nome di punta con importanti linee di produzione, soprattutto in campo oncologico. La multinazionale ha prodotto il primo farmaco anti-epatite c, il Sofosbuvir, conosciuto in commercio come Sovaldi. Secondo i francesi, il farmaco utilizzato sul paziente Silvio Berlusconi nel corso della sua degenza al San Raffaele darebbe risultati modesti ingenerale, soprrattutto nei casi più gravi. Non merita quindi un rimborso da parte dello stato.

Informazioni su Gilead

Gilead è una delle importanti multinazionali americane in campo farmacologico, specialmente in oncologia. Il Sofosbuvir, il primo farmaco anti-epatite c creato da Gilead, ha rivoluzionato la storia della malattia. Milioni i pazienti guariti grazie a esso. Soltanto nel 2014, Sovaldi ha generato profitti per più di 14 miliardi di dollari. Vari stati del mondo ha iniziato trattive per ottenere il farmaco, a seconda del proprio Pil, ovvero, alla capacità di spesa.