L’infezione da Covid-19 può provocare la miastenia gravis, una rara malattia autoimmune che causa complicanze neurologiche. Lo ha rivelato un team di esperti a seguito di alcuni studi. I sintomi, riscontrati in diversi pazienti positivi al tampone molecolare, sono l’indebolimento dei muscoli, diplopia (la percezione doppia delle immagini), disfagia (difficoltà nella deglutizione) e ipofonia (indebolimento della voce).
Cosa è la miastenia gravis
“Si tratta di una patologia autoimmune piuttosto rara nella quale l’organismo crea anticorpi che vanno a colpire la giunzione neuromuscolare, il punto di contatto dove i segnali elettrici dei neuroni vengono trasmessi alle fibre muscolari. Il risultato è un difetto nella trasmissione nervosa, con conseguente debolezza a carico di uno o più gruppi di muscoli“. Lo ha spiegato Domenico Restivo, professore del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Garibaldi di Catania, che ha coordinato lo studio sulla correlazione tra miastenia gravis e Coronavirus.
Lo studio è stato effettuato su tre pazienti anziani risultati positivi al tampone. Oltre alla febbre alta per diversi giorni, tutti presentavano affaticamento muscolare e diplopia; uno di loro anche disfagia; un’altra anche ptosi oculare bilaterale e ipofonia.
Qual è la correlazione con il Covid
“Che alcune infezioni possano scatenare patologie neurologiche autoimmuni è un fenomeno già noto. Ora sappiamo che anche il virus SARS-CoV-2 è capace di causare questo effetto“, ha spiegato Diego Centonze, co-autore dello studio.
Il Coronavirus, secondo gli esperti, può innescare la miastenia gravis in due modi. Il primo è la produzione di anticorpi che aggrediscono i recettori delle giunzioni neuromuscolari, che in alcune parti sono simili al patogeno. Il secondo è un’alterazione del sistema immunitario.