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Perché c'è già un vaccino per il Covid-19 e non per l'Hiv?

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La ricerca del vaccino contro l'Hiv è molto più lenta rispetto a quella della cura contro il Covid-19.

Il vaccino contro il Covid-19 è stato realizzato in poco tempo. Meno di un anno e più di una casa farmaceutica ha messo a disposizione del mondo intero la propria cura. Non è ancora concretamente chiaro quanto essa sia affidabile e quanto tempo possa durare la sua efficacia, ma quel che è certo è che la velocità di produzione è stata da record. In molti, dunque, si chiedono come sia possibile che da decenni o talvolta più si continuino a cercare senza successo i vaccini per altre malattie. Tra queste, ad esempio, l’Hiv.

Perché non si ha un vaccino per l’Hiv?

Si tratta di confronto fuorviante e stupido”, ha osservato Jean-Daniel Lelièvre. Il capo di immunologia clinica dell’ospedale Henri Mondor di Parigi risponde proprio a coloro che mettono a confronto il Covid-19 con l’Hiv

L’esperto ha dunque spiegato i motivi per tale notevole differenza nelle tempistiche. “È abbastanza semplice: abbiamo vaccini per malattie che si curano, cioè per malattie contro le quali abbiamo una protezione naturale. Con morbillo, influenza, epatite B si crea un’immunità naturale. Dal sars-cov-2 si guarisce perché produciamo anticorpi al virus. Con il vaccino quindi riproduciamo ciò che viene fatto in natura, perché sappiamo come l’organismo umano si difende da questo virus“. E aggiunge: “Nel caso di malattie infettive complesse, come l’Hiv, non c’è risposta immunitaria in natura, anzi l’Hiv distrugge il sistema immunitario. Ecco perché il parallelismo tra Hiv e Sars-cov-2 è impossibile“.

Un’altra ragione riguarda i diversi sottotipi di Hiv in circolazione, a differenza di quanto accade per il Covid-19, per cui attualmente ce ne sono al massimo due. “Il virus Hiv è instabile, muta molto, il che non è il caso del Sars-cov-2“, ha osservato Serawit Bruck-Landais, direttore del Centro di ricerca e qualità in salute di Sidaction. E non bisogna dimenticare che oggi si hanno molti più mezzi a disposizione rispetto a quando è stato scoperto il virus dell’Hiv. “Se il Sars-cov-2 fosse apparso nei primi anni Ottanta, come l’Hiv, la ricerca sui vaccini avrebbe richiesto molto più tempo”, ha concluso