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Covid, l’anti-infiammatorio anakinra riduce i decessi dei casi gravi

covid anti-infiammatorio Anakinra

Uno studio del San Raffaele dimostra come l’anti-infiammatorio anakinra riduca i decessi dei casi gravi di Covid.

Potrebbe esserci una svolta per ciò che riguarda la cura del Coronavirus, in particolare per ciò che riguarda il trattamento dei casi gravi. Uno studio condotto dall’Ospedale San Raffaele ha rilevato come l’anti-infiammatorio Anakinra sia superiore al già noto tocilizumab come questo farmaco riesca ad essere più efficace nella lotta del virus e ad intervenire anche in modo tempestivo.

Non solo. il coordinatore dello Studio Lorenzo Dragna ha svelato come Anakinra riuscirebbe a pieno a dimostrare la sua efficacia mettendo in luce come solo questo anti-infiammatorio sia in grado di proteggere dalla cosiddetta “sindrome da tempesta citochinica, uno stato iper-infiammatorio caratterizzato da una risposta immune eccessiva e dannosa”.

Covid, lo studio sull’anti-infiammatorio Anakinra

Lo ha dimostrato uno studio dall’Ospedale San Raffaele. Un anti-infiammatorio, l’Anakinra sarebbe più efficace rispetto al farmaco tocilizumab nella lotta contro il virus specie quando si tratta di casi di Coronavirus di una certa portata. Ma come agisce questo farmaco? Il coordinatore dello studio Lorenzo Dragna ne ha parlato approfonditamente dichiarando: “I tassi di mortalità del Covid-19 sono in buona parte associati all`emergere, nei pazienti con forme gravi della malattia, della cosiddetta sindrome da tempesta citochinica, uno stato iper-infiammatorio caratterizzato da una risposta immune eccessiva e dannosa”.

L’esperto ha poi aggiunto: “Fin dall’inizio si è ipotizzato che le citochine più coinvolte nel processo infiammatorio fossero IL-1 e IL-6. I primi tentativi di trattamento si erano concentrati sull`inibizione di IL-6, soprattutto attraverso la somministrazione di tocilizumab...Il fatto che IL-1 sia un target terapeutico vincente è probabilmente dovuto al fatto che questa molecola precede il rilascio di IL-6”.