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Covid, nuova variante scoperta in Brasile

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In Brasile è stata scoperta una nuova variante Covid, che sembra essere diversa da quella inglese, amazzonica e sudafricana.

L’Istituto Adolfo Lutz di San Paolo, laboratorio di sanità pubblica del Ministero della Salute brasiliano, ha confermato che in una giovane donna di Ceres, comune dello stato di Goias, è stata identificata una nuova variante brasiliana del Coronavirus. L’Istituto ha analizzato il campione e ha confermato che la paziente è stata reinfettata da questa nuova variante.

Nuova variante Covid in Brasile

La reinfezione da Sars-Cov-2 nello Stato di Goias è stata confermata e sono stati presentati i dati del sequenziamento eseguito da un punto di vista di laboratorio. La conferma della reinfezione deriva dal fatto che si tratta di varianti differenti in campioni della stessa paziente, con un intervallo di 90 giorni. La donna era risultata positiva per la prima volta a giugno 2020 e per la seconda volta a dicembre 2020, con un intervallo di sei mesi tra la prima e la seconda infezione. A dare la notizia ufficiale dell’esito del sequenziamento è stato il segretario di Stato alla Sanità, Ismael Alexandrino. La nuova variante, chiamata P.2, è diversa da quella amazzonica P.1, e anche dalle varianti emerse in Inghilterra e in Sudafrica. Alexandrino, come riportato dal quotidiano G1, ha spiegato che la nuova variante sta già circolando in altri stati brasiliani e per il momento le analisi non hanno confermato se sia più aggressiva.

Secondo una nota del Dipartimento della Salute di Goias “non ci sono prove che colleghino la nuova variante a una maggiore trasmissione o a un aumento della gravità dei casi“. La scoperta di questa seconda variante sta preoccupando moltissimo. L’Oms ha spiegato che la variante brasiliana di Manaus si è già diffusa in altre sette Paesi oltre il Brasile, ovvero in Giappone, Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania, Corea del Sud e Irlanda. I ricercatori hanno intensificato gli studi ma l’eccessiva circolazione del virus sta facilitando lo sviluppo di nuove varianti. La paura è che alcune mutazioni diano al virus la capacità di eludere la risposta immunitaria fornita dalle precedenti infezioni e dai vaccini, come risultato per AstraZeneca. In Brasile il vaccino cinese della Sinovac è risultato il meno efficace.