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Sardegna, morto per Covid imprenditore 81enne: aveva festeggiato il compleanno al ristorante

Covid: morto imprenditore 81enne in Sardegna

La vittima in Sardegna è l'imprenditore 81enne Carlo Monni, di Cagliari, morto a causa del Covid, dopo aver festeggiato il suo compleanno al ristorante

Una festa di compleanno organizzata in zona bianca, la sicurezza di poter andare in tranquillità a festeggiare al ristorante perchè le misure restrittive erano state allentate, questo l’evento che ha portato l’imprenditore Carlo Monni, 81 anni, di Pula, cittadina di Cagliari, a contrarre il Covid.

La morte dell’imprenditore

La festa di compleanno per Carlo Monni, si è svolta il 20 marzo, l’imprenditore non amava molto i festeggiamenti, ma era stato convinto dai suoi familiari, che consapevoli dell’allentamento delle misure restrittive in Sardegna, si sentivano sicuri nell’andare a festeggiare al ristorante.

Quel giorno il locale era parecchio affollato e proprio in quest’occasione, il Monni ha contratto l’infezione da Covid-19, che ha reso necessario il suo ricovero pochi giorni dopo e ne ha causato la morte il 6 aprile.

La cena svoltasi in un ristorante di Capoterra, a Cagliari, ha causato il contagio di 43 persone, anche se gli invitati alla festa di Carlo Monni erano una quindicina.

L’imprenditore era molto noto nel suo territorio, aveva fondato la Cosacet, un’azienda di impiantistica industriale e domotica che dà lavoro a 250 persone ed era stato per molti anni vicepresidente del Credito Industriale Sardo.

Il Covid, la causa della morte

Fatale è stato per Monni il Covid, l’imprenditore di 81 anni aveva già iniziato ad accusare i primi sintomi dopo la cena al ristorante. Poi il ricovero e un veloce decorso della malattia, con forti complicazioni a livello polmonare e il trasferimento in rianimazione.

Pesante il bilancio dei contagiati, alcuni di loro finiti in ospedale e anche in rianimazione, anche se le loro condizioni adesso sono migliorate.

Immediato l’intervento dell’Azienda per la Tutela della Salute che ha prontamente isolato il focolaio, al fine di evitare altri contagi. Attualmente più di 100 persone sono in isolamento domiciliare e si procede con gli screening di massa sulle persone che sono state a contatto con i soggetti positivi.