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Dimessa dopo il parto con un'emorragia cerebrale in corso: grave neomamma a Taranto

Nosocomio

Non era "solo un mal di testa" il forte dolore che lamentava la giovane neomamma di Crispiano: dimessa per tre volte, alla quarta viene trasportata d'urgenza al SS. Annunziata di Taranto con un'emorragia cerebrale in corso

Sovraccarico o negligenza? Una neomamma trentaduenne di Crispiano (TA) è stata mandata a casa ben tre volte dai medici del pronto soccorso di Martina Franca con un forte mal di testa non ritenuto sintomatico di alcuna preoccupante condizione. Durante il quarto ricovero, dopo essersi accasciata a terra mentre lamentava la persistenza dei dolori, la giovane è stata trasportata al SS. Annunziata di Taranto, dove le è stata diagnosticata un’emorragia cerebrale ed è stata sottoposta con urgenza a un intervento chirurgico.

La denuncia del vicepresidente della Commissione Sanità Renato Perrini

Circa dieci giorni prima, la donna aveva dato alla luce una bambina nello stesso ospedale. Sulla questione prende la parola Renato Perrini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia nonché vicepresidente della Commissione Sanità: «Ora la donna sta meglio, ma ritengo che questa vicenda debba essere approfondita senza giungere ad alcuna conclusione affrettata. Verificheremo e, come sempre, terremo alta l’attenzione sui temi sanitari che rivestono grande importanza nella vita delle persone. […] Vorremmo capire cosa è accaduto visto che, dopo essere stata dimessa più volte, al quarto accesso in pronto soccorso la donna è praticamente svenuta».

Il problema del sovraffollamento dei pronto soccorso nella Valle d’Itria durante la stagione estiva

A mo’ di spiegazione e non di giustificazione – almeno così vogliamo intenderla – Perrini prosegue la sua denuncia facendo menzione del problema del sovraffollamento dei pronto soccorso in certe zone turistiche del sud (tra cui la Puglia): «Restano due questioni che vanno valutate e affrontate. La prima è quella legata all’esigenza di attivare un secondo pronto soccorso nella città di Taranto, presso l’ospedale Moscati. Continuiamo a chiederlo perché uno soltanto non basta e tale carenza va a pesare su quei pochi della provincia, compreso Martina Franca, che vanno poi in affanno: soprattutto d’estate, la Valle d’Itria accoglie moltissimi turisti e questo significa che l’ospedale di Martina, già sotto pressione, non può essere spremuto ancora di più. La seconda riguarda la statale 172, che collega Martina a Taranto: è una strada impraticabile per le ambulanze, oltre che interrotta. Questa situazione è diventata inaccettabile e mette quotidianamente a rischio vite umane».