Emanuela Crosetti Ugo Angelino, l’uomo che, nel 1954, scalò il K2, ci lascia a 93 anni. Il mondo dell’Alpinismo è in lutto. I funerali, martedì 27 nel Duomo di Biella.
Gli alpinisti piangono la scomparsa del biellese Ugo Angelino. Era l’ultimo, insieme al bolzanino Erich Abram, dei reduci dalla celebre spedizione italiana che, nel 1954, conquistò la vetta del K2. A quella scalata, parteciparono anche Walter Bonatti, Achille Compagnoni e Lino Lacedelli.
Ugo Angelini aveva 93 anni. Restò lucido e in forma fino a qualche mesi fa. Poi, la sua salute è peggiorata, precipitando proprio in questi ultimi giorni. Lascia i figli Stefano e Martina.
Ugo Angelino era un commerciante e titolare di un’impresa di rappresentanze con il fratello. Ma la sua passione più profonda era la montagna. Come accademico del Cai, in Karakorum, curò gli aspetti logistici della missione sul K2. Ma di quell’impresa ancora restano alcuni lati oscuri. In particolar modo, riguardo alle polemiche con Bonatti per la rivendicazione del suo ruolo nella conquista della vetta. Angelino, in quell’occasione, era sopravvissuto a un bivacco all’addiaccio a più di 8 mila metri di quota. Non ne volle mai parlare. Successivamente, fondò una Scuola di Alpinismo a Biella.
I funerali avranno luogo martedì 27 nel Duomo a Biella.
