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Spagna, "bebè rubata" nel 1972 rincontra la madre biologica

bebè rubata incontra madre

Le dissero che la bimba era morta. La scoperta dopo 45 anni grazie ad una telefonata anonima. Ora madre e figlia si sono riunite

Una storia a lieto fine che cela però lo spettro di un’azione criminosa legata al business dell’adozione clandestina. Una donna e la sua madre naturale si sono ritrovate a distanza di quasi mezzo secolo. Accade in Spagna, dove Ana Belen Pintado, una 45enne residente nella provincia di Ciudad Real, ha finalmente potuto ritrovare la sua madre biologica grazie ad una telefonata anonima. Così ha scoperto anche l’agghiacciante verità sul giorno della sua nascita. Sì perché Ana Belen fa parte di quella folta lista di “bebè rubati” sottratti alle loro famiglie e poi dati in adozione. Una terribile vicenda di cui sarà difficile trovare i responsabili considerato l’enorme lasso di tempo trascorso.

Madre e figlia si ritrovano dopo 45 anni

La donna non sapeva neppure di essere stata adottata dalla famiglia che l’aveva cresciuta, almeno fino al giorno in cui a ricevuto una telefonata anonima in cui le veniva comunicata l’identità della sua madre naturale: Pilar, una 69enne originaria di Avila ma residente a Madrid. Da quel momento Ana Belen ha fatto di tutto per mettersi in contatto con la donna. Il loro primo incontro si è svolto ad Aranjuez, nei pressi di Madrid, a distanza di 45 anni da quel fatidico luglio del 1973. È la stessa Pilar che riporta i ricordi di quel terribile giorno alla stampa: «Mi avevano detto che era morta lo stesso giorno del parto in clinica. Quando mia figlia nacque, me la misero per un po’ tra le braccia, poi la portarono via e mi intubarono, sedandomi. Una volta risvegliatami, mi dissero che la bimba era morta».

«Mi dissero che era morta» ma era un inganno

Deve essere stato fortissimo lo shock per Pilar quando ha scoperto che niente di quello che le avevano detto era vero. Quando ha scoperto di essere stata la vittima inconsapevole di uno sporco giro d’affari che per anni ha giocato con la vita e i sentimenti di poveri genitori ignari. Quando ha scoperto che in realtà sua figlia era viva e che nessuno avrebbe potuto restituirle 45 anni di vita insieme a lei. «La prima volta che ho telefonato a mia madre, lei era rimasta confusa e sconvolta, aveva parlato poco e addirittura mi aveva riattaccato – ha raccontato Ana Belen – Poco dopo, però, mi ha richiamato e mi ha fornito tutti i dati relativi alla sua gravidanza e alla mia nascita: tutto coincideva alla perfezione». Sarà difficile restituire a Pilar quanto le hanno tolto ma ora Ana Belen, cresciuta come figlia unica dai genitori adottivi, sta cercando di recuperare il tempo perso e presto incontrerà anche il padre e i suoi due fratelli naturali.