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Kobe Bryant, tra le vittime anche la compagna di squadra della figlia

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Altre otto persone, compresa la figlia e Alyssa Altobelli, sono morte nell'incidente in elicottero in cui ha perso la vita Kobe Bryant.

Emergono nuovi terribili particolari dalle indagini sull’incidente in elicottero che nella giornata del 26 gennaio ha causato la morte di Kobe Bryant, 41enne ex cestista considerato uno dei più forti giocatori di basket di tutti i tempi. Nello schianto è infatti morta anche la figlia di 13 anni di Bryant, Gianna Maria, che assieme al padre si stava dirigendo con il velivolo presso la Mamba Academy di Thousand Oaks per partecipare ad un allenamento di pallacanestro. Insieme a loro, sull’elicottero precipitato, anche l’amica e compagna di squadra Alyssa Altobelli.

Morta Alyssa Altobelli

Tra le vittime del tragico incidente del 26 gennaio si conta anche la giovanissima Alyssa Altobelli, compagna di squadra di Gianna Maria. La ragazzina viaggiava insieme alla madre e al padre (Keri e John Altobelli, coach della squadra di basket dell’Orange Coast College). Alyssa e Gianna si allenavano insieme a Thousand Oaks e, come dichiarato dal vice allenatore Ron La Ruffa, erano solite accompagnare Bryant alle partite: “Era una cosa che John [Altobelli ndr] faceva abitualmente. Volava con Kobe per partecipare alle partite con sua figlia”.

Anche l’allenatrice di basket Christine Mauser è morta nello schianto, come confermato dal marito Matt Mauser in un posto sui social network: “Io e i miei figli siamo devastati, oggi abbiamo perso la nostra meravigliosa moglie e madre in un incidente in elicottero”. Christine Mauser era allenatrice presso la scuola frequentata dalla figlia di Kobe Bryant, la Harbor Day School di Newport Beach. Le altre vittime dell’incidente sono Sarah Chester con la figlia Payton e il pilota Ara Zobayan, quest’ultimo a quanto risulta abilitato ai voli commerciali dal 2007.

Kobe Bryant: morta anche la figlia

La notizia della morte della giovane Gianna Maria è stata riportata dal sito di news statunitense Tmz, lo stesso che per primo ha diffuso la voce della scomparsa dell’indimenticato campione. A bordo dell’elicottero oltre a Bryant e alla figlia si trovavano altra sette persone anch’esse morte nell’incidente. Nello schianto infatti, non è purtroppo sopravvissuto nessuno. Inizialmente era stata data per probabile sull’elicottero anche la presenza dell’ex giocatore dei Lakers Rick Fox, ma pochi minuti dopo la notizia è stata fortunatamente smentita.

Stanto a quanto riportato dalla Federal Aviation Administration in queste ore, l’elicottero sul quale viaggiava Bryant era un Sikorsky S-76. Confrontando il numero di riconoscimento posto sulla coda del velivolo si è potuto appurare che sia proprio quello di proprietà dal giocatore da molti anni e che regolarmente utilizzava per spostarsi tra i vari impegni di lavoro. Con la loro morte, Kobe Bryant e la figlia Gianna Maria lasciano la moglie e madre Vanessa Laine e i figli e fratelli Natalia Diamante, Bianka Bella e Capri Kobe.

Nel 2010 la rivista GQ spiegava come Bryant utilizzasse così spesso l’elicottero per spostarsi al fine di arrivare sul campo da gioco in perfette condizioni fisiche: “Dato il suo dito rotto, le sue fragili ginocchia, la sua schiena e i suoi piedi doloranti, per non parlare della sua agitazione cronica, Bryant non riesce a stare seduto in macchina per più di due ore. Con l’elicottero si assicura che arrivi sul campo sentendosi fresco, con il corpo caldo, sciolto e fluido come il mercurio”.