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Coronavirus, Liverpool - Atletico Madrid ha portato a 41 morti

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La partita Liverpool - Atletico Madrid dell'11 marzo avrebbe causato 41 morti in più per coronavirus.

La partita Liverpool Atletico-Madrid disputata lo scorso 11 marzo per gli gli ottavi di finale di Champions League avrebbe causato 41 morti in più per coronavirus. Ad affermalo è uno studio condotto da Edge Health, società che analizza i dati per il Servizio Sanitario nazionale britannico, e pubblicato dal Times. La partita, insieme ad altre disputate in quel periodo, è finita spesso sotto osservazione come potenziale evento diventato veicolo di diffusione del virus. In effetti, malgrado alcuni paesi europei come l’Italia avessero già iniziato il lockdown, il match si era disputato in Gran Bretagna di fronte a 52mila spettatori presenti sugli spalti. Ad ulteriore conferma della pericolosità dell’evento va sottolineato anche che in Spagna in quel periodo – con specifico interessamento proprio della capitale Madrid – i casi di riscontrata positività al Covid-19 cominciavano a salire in maniera molto importante.

Coronavirus, per Liverpool – Atletico Madrid 41 morti

“Se le persone hanno contratto il coronavirus come risultato diretto di un evento sportivo che crediamo non avrebbe dovuto aver luogo, beh, è scandaloso”, cosi Steve Rotheram, sindaco dell’area metropolitana di Liverpool. Lo stesso ha poi aggiunto: “Bisogna approfondire per scoprire se alcune di queste infezioni sono dovute direttamente ai fan dell’Atletico. C’erano città spagnole già investite dal coronavirus e Madrid era una di quelle”. Ovviamente la gara di Liverpool non è stata l’unica partita ad amplificare il contagio, anzi paradossalmente, potrebbe essere stata l’ultima a farlo.

Albino – Codogno del 9 febbraio

La prima gara a rischio, analizzando quella che è stata la geografia di diffusione del virus, è relativa al campionato di Eccellenza e vedeva l’Albino alle prese con il Codogno lo scorso 9 febbraio 2020. Il primo a sostenere quest’ipotesi è il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, che avanza questa partita come possibile spiegazione della grande diffusione del virus che da Codogno si è spostato in tutta la bergamasca, in particolare nella zona di Nembro e Alzano. Il legame con la zona di Bergamo si consoliderebbe poi con una partita della settimana successiva quando il Codogno ha ospitato il Mapello.

Atalanta – Valencia del 19 febbraio

Molto noto è anche il caso Atalanta – Valencia, altra partita di Champions League ritenuta a rischio e disputatasi allo Stadio Meazza di Milano il 19 febbraio 2020 davanti ad almeno 40mila tifosi provenienti da Bergamo. Il medico immunologo, responsabile del day hospital di immuno-infettivologia del Policlinico Umberto I di Roma, Francesco Le Foche, ha definito questo match come uno dei catalizzatori dell’infezione nella zona bergamasca.

Alessandria – Juventus Under 23 del 23 febbraio

La Pianese, campionato di Serie C, ospita la squadra dei giovani della Juventus, denominata Under 23 il 23 febbraio. La squadra toscana rileva i primi casi di contagio il 27 febbraio, 4 giorni dopo la partita. La Juventus isola subito i suoi ragazzi per evitare che entrino in contatto con la prima squadra, ma non si può non notare che i bianconeri siano stati tra le formazioni più colpite in Serie A dal coronavirus.

Notthingham Forest – Millwall del 6 marzo

Il 6 marzo si gioca infatti Nottingham Forest-Millwall gara di Championship, la serie B inglese. Match a cui era presente in tribuna Evangelios Marinakis patron del Nottingham come pure dell’Olimpiacos, all’epoca positivo al coronavirus, anche se inconsapevolmente. Gli fu confermato qualche giorno dopo, quando ormai era troppo tardi.