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Sta bene Dalila, l'italiana arrestata ad Istanbul

Le manifestanti fronteggiate dalla polizia turca

Sta bene Dalila, l'italiana arrestata ad Istanbul, l'associazione Mor Dayanisma ne aveva annunciato il fermo e denunciato la repressione degli agenti

Secondo fonti non ancora ufficializzate e di natura legale sta bene Dalila Procopio, l’italiana arrestata ad Istanbul. La nostra connazionale è stata fermata dalla polizia assieme ad una cittadina azera nel corso della violenta repressione della manifestazione, vietata dalla prefettura, per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.  In quel frangente la polizia turca si era distinta per brutalità nel fronteggiare in tenuta anti sommossa la manifestanti in piazza Taksir.

Sta bene Dalila, l’italiana arrestata in Turchia

La denuncia del fermo di Dalila e del suo immediato trasporto in una caserma e forse in carcere era apparsa su Instagram ad opera delle attiviste dell’associazione Mor Dayanisma. “Due donne, dall’Azeirbaigian e dall’Italia, sono ancora detenute e potrebbero essere espulse”. Questo recitava il post. L’associazione aveva anche denunciato contestualmente la “violenta repressione della polizia” contro le manifestanti e decine di arresti messi in atto in maniera mirata.

Oggi l’italiana portata in un centro di rimpatrio

Dalila Procopio sarà trasferita entro le prime ore di oggi, 27 novembre, in un centro di rimpatrio. La notizia è stata confermata all’Ansa da un’avvocatessa tra le attiviste che hanno organizzato la dimostrazione. Dalila Procopio “si trovava in Turchia da qualche mese con un visto turistico”.