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Addio a Steve Cropper, chitarra del Memphis Sound e dei Blues Brothers: è morto a 84 anni

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Steve Cropper morto a 84 anni a Nashville: leggenda della chitarra dei Booker T. & the M.G.’s e della Blues Brothers Band, pilastro del soul.

Steve Cropper, chitarrista e autore di brani leggendari, è morto all’età di 84 anni, lasciando un’impronta indelebile nel soul americano con capolavori come “Soul Man” e “(Sittin’ On) the Dock of the Bay”. Fondatore dei Booker T. & the M.G.’s e membro della Blues Brothers Band, Cropper ha contribuito a definire il Memphis Sound e resta un punto di riferimento per generazioni di musicisti.

La straordinaria carriera di Steve Cropper

Dopo aver lasciato la Stax Records nel 1970, Cropper fondò la TMI Records e proseguì la carriera di produttore e session man, collaborando con artisti di livello internazionale come José Feliciano, Leon Russell, Rod Stewart, John Lennon e Ringo Starr. Negli anni ’70 e ’80 il grande pubblico lo scoprì nella Blues Brothers Band, dove il richiamo “Play it, Steve!” divenne il marchio della sua presenza scenica, prima in televisione e poi sul grande schermo nei film cult “The Blues Brothers” (1980) e “Blues Brothers – Il mito continua” (1998).

Fino agli ultimi anni di vita, Cropper ha continuato a incidere e a esibirsi, pubblicando album come “Fire It Up” (2021) e “Friendlytown” (2024), con collaborazioni illustri tra cui Billy Gibbons e Brian May. Entrato nella Rock & Roll Hall of Fame nel 1992 e nella Songwriters Hall of Fame nel 2005, il musicista ha lasciato un’eredità duratura: un linguaggio chitarristico unico, fatto di precisione, groove e sobrietà, capace di segnare profondamente la storia della musica soul, R&B e pop.

Steve Cropper è morto: addio al chitarrista del Memphis Sound e dei Blues Brothers

Steve Cropper, chitarrista, compositore e autore di testi tra i più influenti della musica americana, è morto mercoledì 3 dicembre a Nashville, Tennessee, all’età di 84 anni. Nato il 21 ottobre 1941 vicino a Dora, Missouri, Cropper si trasferì da bambino a Memphis, città che lo introdusse alle radici del gospel, del R&B e del rock’n’roll. Dopo i primi passi con i Royal Spades e The Mar-Keys, contribuì a registrare hit come “Last Night”, aprendo la strada alla formazione dei Booker T. & the M.G.’s e alla creazione di brani storici come “Green Onions”.

Con la sua Fender Telecaster, Cropper ha contribuito a creare alcuni dei capolavori più iconici della soul music, tra cui “Soul Man”, “Green Onions” e “(Sittin’ On) the Dock of the Bay”. Considerato un pilastro del cosiddetto Memphis Sound, Cropper fu membro fondatore dei Booker T. & the M.G.’s, formazione che divenne la colonna sonora della Stax Records, e più tardi parte della Blues Brothers Band, celebre grazie a John Belushi e Dan Aykroyd.

Affettuosamente soprannominato “The Colonel”, ha ricevuto due Grammy Award e ha lasciato un segno indelebile come autore, session man e produttore, collaborando con leggende come Otis Redding, Wilson Pickett, Sam & Dave e Eddie Floyd.

 

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