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Stupro di Palermo, 2mila persone cercano il video della violenza su Telegram: "Pago bene"

Le persone cercano il video dello stupro di Palermo su Telegram

Ci sono moltissime persone che stanno cercando il video dello stupro di gruppo di Palermo su Telegram.

La terribile vicenda dello stupro di gruppo di Palermo continua ad infiammare i social. Ci sono dei dettagli davvero raccapriccianti associati alla violenza, come il fatto che molte persone stanno cercando il video su Telegram.

Stupro di Palermo, 2mila persone cercano il video della violenza su Telegram: “Pago bene”

Sui social si continua a parlare della terribile vicenda dello stupro di gruppo a Palermo. Le foto dei giovani arrestati sono state condivise, ci sono commenti pieni di odio e una curiosità morbosa che sta diventando inquietante. Su Telegram in poche ore si sono formati tre gruppi, due pubblici e uno privato, che contavano tra 12mila e 14mila iscritti, che adesso si sono dimezzati, con lo scopo di trovare il video dello stupro di gruppo. Le persone chiedono scambi e sono disposte a pagare per ottenere il video dello stupro di Palermo. Non si sa se qualcuno sia riuscito ad averlo prima dell’arresto dei sette ragazzi. Sui social sono addirittura spuntati dei profili falsi dei ragazzi arrestati, come quello del minorenne affidato ad una comunità, che inneggia alla libertà ritrovata.

Stupro di gruppo a Palermo: i commenti

Sulla vicenda sono intervenuti moltissimi personaggi famosi, come Ermal Meta, Frankie Hi Ntg, Nina Zilli, Fiorella Mannoia e molti altri. Anche i professionisti si interrogano sulla vicenda. La criminologa Roberta Bruzzone ha letto stralci dell’ordinanza di custodia cautelare definendola “un film dell’orrore“. Il sociologo Francesco Pira, che insegna all’Università di Messina, ha sottolineato che “i social sono diventati il non luogo dove si democratizza il privato e anche l’intimità diventa vetrinizzata ed esportabile. Forse non c’è più il buonsenso necessario perché tutti vogliamo andare oltre e la verità è sempre più relativa“. La professoressa Giovanna Corrao, che insegna letteratura italiana e Filosofia a Palermo, ha bacchettato le famiglie. “Siamo un branco di falliti. I nostri figli stuprano le ragazzine! Quindi qualcosa è andato male nel nostro progetto genitoriale. Vi fate i fatti vostri e lasciati i figli davanti ai cellulari. Dovete controllare i vostri figli” ha dichiarato.