> > Sui migranti Regioni divise, i presidenti: "Non siamo stati interpellati"

Sui migranti Regioni divise, i presidenti: "Non siamo stati interpellati"

Regioni contro il metodo del governo sul tema dei migranti

Sui migranti Regioni divise e richiesta unanime per avere un incontro con Piantedosi, Musumeci e Valenti

I pro ed i contro si equivalgono ma resta la perplessità: sui migranti le Regioni sono di fatto divise ed alcuni presidenti spegano: “Non siamo stati interpellati”. Il senso lo ha dato una dichiarazione all’Ansa: “Non siamo stati interpellati e non possiamo venire a conoscenza delle cose quando le decisioni sono state quasi già prese”. Insomma, gli enti di secondo livello contestano il metodo utilizzato dal Governo per i provvedimenti adottati nella gestione dei flussi migratori.

Sui migranti Regioni divise: il no dem

Quello che molti governatori chiedono è un maggior coinvolgimento. Ecco perché tutti invocano all’unanimità un incontro con l’Esecutivo da un lato, e dall’altro sono divisi “sugli annunciati emendamenti al decreto Cutro, fortemente restrittivi della ‘protezione speciale’, in discussione nelle prossime ore al Senato”. La Conferenza Unificata ha dato parere favorevole a maggioranza sui provvedimenti in materia di immigrazione, ma alcuni presidenti sono perplessi. Quelli del centro sinistra, da Bonaccini ad Emiliano, hanno invece dato un parere negativo e chiesto di ritirare le modifiche.

Quali sono le Regioni più contrarie

Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Puglia, più la Valle d’Aosta si erano già rifiutate di sottoscrivere l’intesa sullo stato d’emergenza e si erano auto escluse dall’ordinanza disposta dalla Protezione civile. Anche sui nuovi Centri di permanenza per rimpatri è scontro. Lo scopo è ottenere un incontro al più presto con il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, quello alla Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il commissario per la gestione dell’emergenza migranti, Valerio Valenti.