> > Superbonus: Il piano per evitare il caos nelle ristrutturazioni condominiali

Superbonus: Il piano per evitare il caos nelle ristrutturazioni condominiali

Superbonus Il piano per evitare il caos

Superbonus: la proposta di Fdi per evitare l caos nelle ristrutturazioni condominiali

Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è pronto a sciogliere le riserve e ad agire in merito all’incentivo del Superbonus, dopo essere stato oggetto di pressioni da parte di Forza Italia. La sua decisione mira a evitare il possibile caos derivante dalla fine graduale dell’agevolazione.

10.000 cantieri ancora attivi

L’emergenza, ora all’attenzione anche di cittadini e imprese, riguarda approssimativamente 10.000 cantieri ancora attivi, che rischiano di sfociare in contenziosi legali. Questa situazione rischia di lasciare un “buco” finanziario di oltre 3 miliardi di euro, a meno che non vengano prese misure immediate.

Taglio alle detrazione dal 2024

Il nodo cruciale si trova nell’entrata in vigore, a partire da gennaio 2024, del taglio delle detrazioni al 70%. Questo implicherà che i proprietari dovranno coprire il 30% delle spese non coperte dall’incentivo. Tuttavia, se i lavori non porteranno a un miglioramento energetico di almeno due classi dell’edificio, l’intera detrazione del 70% potrebbe essere annullata. Il ministero sta per ricevere i dati dall’Enea riguardanti l’utilizzo del bonus a dicembre. Sebbene inizialmente si fosse prevista una spesa di 14 miliardi di euro all’anno, questa cifra si è triplicata, avvicinandosi ai 50 miliardi.

La proposta di Fratelli d’Italia

La proposta in via di sviluppo è quella di un Sal straordinario, come suggerito dal senatore Guido Quintino Liris di Fratelli d’Italia. Questo strumento permetterebbe di certificare la detrazione completa per i lavori conclusi entro la fine dell’anno. Questa operazione, se attuata, comporterebbe un costo, ma consentirebbe di spostare circa due miliardi di spese dal prossimo anno a quello in corso. La norma anti-contenzioso sarebbe una soluzione chiave per evitare dispute legali, dato che le spese non più coperte dallo Stato dovranno essere affrontate dai committenti, salvo perdere l’agevolazione sull’intero lavoro.