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Teatri chiusi, Franceschini. "Gli aiuti non si fermeranno"

teatri chiusi

Nella Giornata Mondiale del Teatro, i teatri sono chiusi. Il Ministro Franceschini assicura che gli aiuti di supporto alla categoria non si fermeranno

Nella Giornata Mondiale del Teatro, i teatri rimangono, di nuovo,  desolatamente chiusi. Il Ministro Franceschini assicura che gli aiuti economici non finiranno e annuncia un disegno di legge per la tutela dei lavoratori del settore

Teatri chiusi il 27 marzo

Nel dpcm del 2 marzo 2021 – il primo firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi – a partire dal 27 marzo era prevista la possibilità di riaprire teatri e cinema nelle zone gialle con una capienza non superiore al 25% di quella massima.

Oggi, nella Giornata Mondiale del Teatro, cinema e teatri restano desolatamente chiusi. 

“Oggi in tutto il modo si celebra il teatro e lo spettacolo dal vivo. In Italia doveva essere una giornata di festa, una data di una prima ripartenza. Purtroppo non è così: la grave emergenza sanitaria non ha consentito la riapertura di teatri e cinema, già prevista nelle zone gialle, essendo purtroppo tutta Italia in zona rossa o arancione. Questo non ha consentito le consuete celebrazioni e per il secondo anno consecutivo la giornata mondiale del teatro viene ricordata in tutto il mondo con i teatri chiusi” ha affemato il Ministro della Cultura Dario Franceschini.

Performance senza pubblico

Dai più piccoli e indipendenti fino ai grandi teatri, molte compagnie hanno deciso di regalare momenti di alta cultura condividendo per via telematica le proprie performance. Un modo però anche di urlare al mondo la propria presenza sulla quale sembra davvero essere calato il sipario. 

Del resto, nonostante l’ipotesi di una possibile apertura il 27 marzo, era quasi impossibile per molte compagnie di professionisti organizzare tutto quello che c’è da mettere a punto in uno spettacolo dal vivo senza alcuna garanzia di apertura. E in molti avevano quindi rinunciato a prescindere l’organizzazione di spettacoli dal vivo.

Franceschini: gli aiuti non si fermeranno

Il Ministro Franceschini ha assicurato che gli aiuti al settore duramente colpito dalla pandemia non si fermeranno:

“Arriverà presto il momento in cui gli spettacoli riapriranno e fino ad allora continueremo a aiutare gli artisti, le maestranze e tutti gli operatori dello spettacolo e a sostenere con misure straordinarie le arti di scena”.

A tal riguardo in molti però lamentano che gli aiuti non sono abbastanza per far fronte alle perdite e che non è possibile programmare il futuro senza alcuna certezza. 

La nota del Ministero della Cultura sugli aiuti erogati

In una nota il Ministero della Cultura ricorda che dall’inizio della pandemia ha introdotto un insieme diversificato e massiccio di misure di sostegno delle arti di scena che ha riguardato lavoratori, artisti e imprese dello spettacolo dal vivo. Tra queste, in particolare, i 252 milioni di euro che sono stati destinati alle indennità speciali da 600 e 1.000 euro per i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo e gli oltre 200 milioni di euro del recente DL Sostegni indirizzati a una indennità speciale da 2.400 euro. E poi: i 35,9 milioni di euro che sono stati indirizzati al sostegno degli artisti e delle maestranze scritturati per spettacoli non più andati in scena; i 25 milioni di euro per lo spettacolo viaggiante; 10 milioni di euro per gli spettacoli annullati; i 5 milioni di euro per il sostegno dei fornitori di beni e servizi dello spettacolo. E ancora: i 53,6 milioni di euro per estendere i sostegni alle realtà dello spettacolo, finora escluse dal FUS, mentre le realtà sostenute dal FUS hanno beneficiato dei 348 milioni di euro stanziati nel 2020 in deroga agli obblighi di programmazione. I teatri privati e le piccole sale hanno ottenuto un sostegno pari a 14 milioni di euro, mentre i teatri di tradizione e i centri di produzione danza hanno ricevuto 5 milioni di euro. 10 milioni di euro sono stati devoluti al sostegno delle scuole di danza private. Nel 2021 il FUS è stato incrementato di 50 milioni di euro, mentre 90 milioni di euro sono andati ad accrescere il fondo emergenze spettacolo e cinema.

Al termine della lunga nota si specifica che “Ulteriori 200 milioni del DL Sostegni rifinanzieranno il fondo per parte corrente destinato al sostengo del cinema e dello spettacolo nel 2021″

Disegno di legge per la tutela dei lavoratori del settore

Il Ministro ha inoltre annunciato l’intenzione di affrontare il tema della tutela dei lavoratori:

“La pandemia è stata l’occasione per intervenire in via emergenziale sulle gravi lacune che da tempo questo settore soffre nelle tutele dei lavoratori. E per questo stiamo lavorando a un disegno di legge che possa finalmente correggere questi aspetti, anche raccogliendo le iniziative già presenti in Parlamento ”.