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Tiziano Ferro sconfitto dal fisco: pignorati 9 milioni di euro

Tiziano Ferro fisco

Tiziano Ferro sconfitto dal fisco: pignorati 9 milioni di euro e condannato a pagare le spese legali della controparte.

Tiziano Ferro, in lotta con l’Agenzia delle Entrate da qualche anno, ha perso la sua battaglia contro il fisco. Il Tribunale di Latina ha rigettato il ricorso del cantante, pignorando ben 9 milioni di euro.

Tiziano Ferro sconfitto dal fisco

Il Tribunale di Latina, in data 15 luglio 2022, ha respinto il ricorso di Tiziano Ferro contro l’Agenzia delle Entrate. Il cantante aveva chiesto la sospensione del procedimento a suo carico a copertura di Irpef, Iva e Irap non versate tra il 2006 e il 2008. Con la sentenza, il fisco potrà concludere le procedure esecutive volte al pignoramento di 9 milioni di euro. Secondo il Tribunale di Latina, il motivo di opposizione, che puntava sulla nullità della notifica del pignoramento, non è in grado di “giustificare la sospensione dell’esecuzione presso terzi, in considerazione del principio secondo il quale alla proposizione dell’opposizione consegue la sanatoria del dedotto vizio di notificazione“.

Tiziano Ferro: pignorati 9 milioni di euro

Tiziano Ferro, che ormai da tempo vive a Los Angeles, si è visto pignorare 9 milioni di euro. L’esecuzione esattoriale intrapresa dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, rivolta alla società Tzn Srl di proprietà dell’artista, è stata convalidata. Pertanto, il cantante non ha ottenuto la sospensione del pignoramento e dovrà anche pagare le spese legali della controparte.

Tiziano Ferro da anni in lotta con l’Agenzia delle Entrate

Il cantante di Latina, come la maggior parte degli italiani, è in lotta con l’Agenzia delle Entrate da anni. Secondo il fisco, Tiziano non avrebbe versato Irpef, Irap e Iva relative ai periodi d’imposta 2006, 2007 e 2008. Difeso dagli avvocati Gabriele Escalar, Andrea Curzio e Giulia Catone, Ferro si era opposto al pignoramento, ma non è riuscito a far valere la sua tesi. Il Tribunale di Latina, infatti, ha sottolineato che “non si ravvisano i presupposti per la sospensione del pignoramento e della procedura esecutiva in corso“.