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Travaglio e Il Fatto Quotidiano condannati per diffamazione: vince la Casellati

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Travaglio e Il Fatto Quotidiano condannati per diffamazione: vince Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Sconfitta in tribunale per Marco Travaglio e il suo giornale Il Fatto Quotidiano. Il direttore e alcuni suoi giornalisti sono stati condannati per diffamazione e dovranno risarcire la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Travaglio e Il Fatto Quotidiano condannati per diffamazione

Marco Travaglio e il suo giornale, Il Fatto Quotidiano, escono sconfitti dal tribunale, nella causa per diffamazione intentata da Maria Elisabetta Alberti Casellati. La presidente del Senato, oltre al direttore e al suo quotidiano, ha citato anche due suoi giornalisti, Carlo Tecce e Ilaria Proietti. A rendere pubblica la vittoria della causa è stata la stessa Casellati, che ha pubblicato anche la sentenza che accerta la “responsabilità dei convenuti” rispetto al “carattere diffamatorio” di alcuni articoli pubblicati dalla testata. 

Maria Elisabetta Alberti Casellati vince la causa

Maria Elisabetta Alberti Casellati ha fatto causa a Travaglio, al Fatto Quotidiano e ai due giornalisti per cinque articoli che sono stati scritti tra il novembre 2019 e il giugno 2020. Nei pezzi in questione, stando a quanto accertato dal tribunale, sono stati utilizzati termini diffamatori, con un abuso del linguaggio specifico del mestiere. Gli articoli, firmati da Travaglio, Carlo Tecce e Ilaria Proietti, intendevano portare alla luce una questione poco chiara che coinvolgeva la Casellati e sua figlia Ludovica. I giornalisti parlavano chiaramente di “favoritismi“. 

Travaglio e il Fatto Quotidiano devono risarcire la Casellati

Il Tribunale definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza ed eccezione disattesa o assorbita, così dispone: accerta la responsabilità dei convenuti per il carattere diffamatorio, nei limiti e per le ragioni esposte in parte motiva, degli articoli del 17.11.2019 a firma Carlo Tecce, del 20.6.2020 a firma Ilaria Proietti, del 10.12.2019 a firma Marco Travaglio, nonché degli articoli dell’11.12.2019 e del 12.12.2019“, si legge nella sentenza di condanna per diffamazione. Il Tribunale condanna “i convenuti in solido Società Editoriale Editrice il Fatto Spa, Marco Travaglio, Carlo Tecce (nei limiti di € 5.000,00) e Ilaria Proietti (nei limiti di € 10.000,00) al pagamento, a titolo di risarcimento dei danni, a favore di Maria Elisabetta Alberti Casellati di 25 mila euro“. Travaglio, Tecce e la Proietti, inoltre, dovranno pagare le spese legali inerenti il processo. La sentenza dovrà essere pubblicata su: Corriere della Sera, Il Mattino, il Gazzettino e Il Fatto Quotidiano.