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Trentamila euro per due vite spezzate: "Una vergogna"

Sara e Jessica

L'offerta informale che ha fatto inorridire la legale dei parenti: soltanto o poco più di trentamila euro per due vite spezzate: "Una vergogna"

Trentamila euro per due vite spezzate: “Una vergogna”: nel 2022 le povere Sara Rizzotto e la cugina Jessica Fragasso morirono in un incidente in A28 e l’assicurazione ha deciso di liquidare ai loro congiunti quella somma. La cifra proposta della compagnia assicurativa del suv che aveva ucciso le due fa discutere. Il sinistro si era verificato l’anno scorso sull’A28 a Pordenone con una vettura distrutta e con le due figlie di una delle vittime coinvolte ma vive

Trentamila euro per due vite spezzate

Sara e Jessica invece erano morte e il legale dei parenti Alessandra Nava ha detto: “Una cifra vergognosa e inaccettabile. Faremo una segnalazione all’Isvap, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni”. L’ammontare del risarcimento è stato fatto al telefono e non avrebbe ancora valore formale ma la legale del padre e dei nonni di Sara è insorta subito: “È una mancanza di rispetto per quello che è successo e di assoluta assenza di tatto. Tutta la vicenda presenta dei contorni assurdi, a cominciare dalle difficoltà di comunicazione sulle quali la compagnia di assicurazioni, che è straniera, ha cercato di giocare. La liquidazione proposta peraltro non ci è stata comunicata ufficialmente ma nel corso di una telefonata”. 

Uccise dal Suv di un bulgaro ubriaco

La chiosa è stata amara: “Non ci resta che la speranza di non dovere procedere con una citazione civile”. Il 30 gennaio 2022 la vettura su cui viaggiavano Jessica, 20 anni, residente a Mareno di Piave, e Sara di 26, di Conegliano, con le due bambine di quest’ultima, venne tamponata violentemente tanto che si è rovesciata da un Suv a 180 all’ora sull’A28. Il conducente era un bulgaro positivo all’alcol test scappato e condannato a 7 anni di carcere.