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Treviso, asilo comunale aperto in zona rossa: l’intervento dei vigili

Covid

Un asilo di Altivole, in provincia di Treviso, è stato trovato aperto dai vigili nonostante le restrizioni tipicamente imposte dalla zona rossa.

Nel pieno della pandemia da coronavirus e delle restrizioni imposte in zona rossa, un asilo irregolarmente aperto è stato casualmente scoperto dai vigili urbani, a Treviso.

Altivole, asilo aperto in zona rossa: l’intervento dei vigili

Nella mattinata di lunedì 29 marzo, i vigili urbani si sono accidentalmente imbattuti un asilo aperto ad Altivole, comune in provincia di Treviso. Gli agenti si erano recati sul posto per consegnare alcuni documenti presso la struttura ed è stato in una simile circostanza che si sono trovati dinanzi un asilo aperto all’interno del quale si trovavano circa 30 bambini. All’arrivo dei vigili, i piccoli stavano giocando spostandosi continuamente tra i locali interni dell’edificio e il giardino annesso.

La scoperta effettuata dai gendarmi ha comportato il rilascio di una sanzione nei confronti della struttura privata nota come “Parco dei Ballons” e dei tre operatori che si stavano occupando dei bambini al momento della visita degli agenti.

Nei confronti degli operatori colti in fragrante è stata emanata una multa di importo pari a 400 euro cadauno mentre l’edificio, gestito dall’associazione “Le Tre Rose di Athena”, dovrà restare chiuso per un periodo di cinque giorni. Inoltre, le forze dell’ordine hanno ribadito che il centro non potrà accogliere i piccoli ospiti sino a quanto resterà valida la normativa anti-Covid attualmente vigente.

I vigili, poi, hanno anche chiesto alla struttura di rilasciare un elenco completo di tutti i genitori dei bambini che si trovavano presso il centro nella giornata di lunedì 29 marzo.

Le dichiarazioni del sindaco di Altivole

Sulla vicenda, è intervenuto il sindaco di Altivole, Chiara Busnardo, che è stata prontamente informata dagli agenti in servizio dopo l’avvenuta scoperta.

A proposito della situazione segnalata dai vigili urbani, il sindaco del comune ha dichiarato: “Stupisce e spiace aver scoperto che, proprio in un momento in cui siamo tutti chiamati a rispettare le regole per il bene pubblico, si sia cercato un ‘escamotage’. Comprendiamo i disagi che le famiglie stanno affrontando in questo periodo di chiusura degli Istituti scolastici, scuole dell’infanzia comprese. Proprio per questo come Amministrazione comunale ci siamo fatti promotori dell’iniziativa ‘Cercasi baby-sitter’, creando un elenco di candidati/e disponibili a svolgere attività di cura e supporto a famiglie e bambini”.