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Trieste, laurea honoris causa in giurisprudenza a Mattarella

Mattarella

"Il mondo ha bisogno di pace, stabilità, progresso" ha affermato Mattarella nel suo discorso

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza assieme all’ex presidente della Slovenia Borut Pahor all’Università di Trieste.

Le ragioni dell’onoreficenza

Mattarella e Borut Pahor hanno ricevuto la laurea honoris causa per il loro impegno in favore della pacificazione nelle terre delle foibe. I due si erano tenuti per mano dinanzi alla foiba di Basovizza nel luglio del 2020. Mattarella e Pahor sono stati accolti dal prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, oltre che dal rettore dell’Università, Roberto Di Lenarda, e dalla ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. 

“Il mondo ha bisogno di pace”

Dopo aver ricevuto la laurea il Presidente ha tenuto un discorso.

“Il mondo ha bisogno di pace, stabilità, progresso, e l’Unione Europea è chiamata a dare risposte concrete alle aspirazioni di quei popoli che guardano al più imponente progetto di cooperazione concepito sulle macerie del secondo conflitto mondiale” ha affermato Mattarella.

“Il progetto europeo è più che mai imprescindibile e urgente, alla luce anche della brutale e ingiustificabile aggressione della Federazione Russa ai danni dell’Ucraina. Ciò vale non solo nei confronti di Ucraina, Moldova e Georgia, ma soprattutto dei Paesi dei Balcani Occidentali che oltre venti anni addietro hanno iniziato questo impegnativo percorso di integrazione”.

“Europa si nutre delle diversità”

Ha proseguito il capo di stato: “La somma delle ‘minoranze’ all’interno dei Paesi della Ue supera l’ampio numero di 50 milioni di concittadini europei. Lungo il percorso compiuto in questi trent’anni, Slovenia e Italia hanno saputo abbattere barriere e ostacoli, riuscendo a superare la nozione stessa di confine. Al suo posto c’è l’Europa, spazio comune di integrazione, di dialogo, di promozione dei diritti, di una cultura condivisa che si nutre delle diversità e ne fa punto di forza.”