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Truffa dei biglietti Atm, a Milano: licenziati 10 dipendenti

Truffa biglietti a Milano, licenziati 10 dipendenti

Facevano inceppare le stampanti per rivendere i biglietti. Fermata presunta banda di truffatori a Milano, per vendita abusiva di biglietti Atm.

Facevano inceppare le stampanti per rivendere i biglietti. Fermato a Milano un giro abusivo di stampa di biglietti Atm, azienda dei trasporti del capoluogo lombardo. I biglietti sarebbero stati venduti in nero – secondo le ricostruzioni delle autorità – da 10 dipendenti della società meneghina, presso i punti di informazione, dove lavoravano. Gli impiegati avrebbero confessato la truffa, ma per loro sarebbe arrivata la lettera di licenziamento.

Una truffa lunga un anno

L’idea sarebbe nata nell’estate del 2017: quando la macchina che stampa i biglietti si inceppa, può succedere che alcuni dei ticket vengano stampati in eccesso. Il regolamento prevede che siano buttati, ma in realtà funzionano perfettamente. Secondo le autorità e l’amministrazione Atm, alcuni dipendenti avrebbero cominciato a far inceppare volontariamente le macchine, così da poter vendere in proprio i biglietti presso i punti di informazione, dove in media a vendita dei ticket è dell’1%. Il ricavato poi sarebbe finito direttamente nelle loro tasche.

Tuttavia, il numero di biglietti scartati è sempre conteggiato e Atm non riusciva a spiegarsi come mai, nel mese di ottobre 2017 il mese di ottobre il numero di scarti fosse salito a 1700, mentre di solito in un mese non supererebbero la soglia dei 300. Così, andando a ritroso su chi avesse utilizzato le stampanti, l’azienda sarebbe risalita ai nomi.

Nel corso delle indagini, un’ispettrice si è recata all’Atm Point di Duomo, chiedendo di comprare 2 ticket . La donna avrebbe visto l’impiegata porgerle quanto richiesto, prendendolo da un cassetto, senza avviare davanti ai suoi occhi la stampante. Sarebbe stata questa prova a confermare la fondatezza della truffa.

Un tesoretto di 23 mila euro

Le autorità hanno calcolato che un solo impiegato avrebbe guadagnato illecitamente almeno 23 mila euro, stampando circa 1800 biglietti, per un totale di 6.497 falsi. L’ammanco per la società che gestisce i trasporti milanesi è risultato pari a 70 mila euro: al momento Atm ne ha recuperati 50 mila e altri 15 mila stanno rientrando a rate. I 10 dipendenti infatti avrebbero ammesso le loro responsabilità e si sarebbero offerti di restituire la somma.

L’azienda però ha licenziato i presunti truffatori. Provvedimento che ha convinto la società meneghina a rivedere i propri sistemi di controllo: tutti i biglietti stampati sono ora contabilizzati, anche quelli difettosi. Sotto esame anche le procedure di gestione del contante affidata agli impiegati e quelle organizzative in azienda.

Anche nelle stazioni della metropolitana di Gorla e Romolo sono emerse irregolarità sulla stampa e la vendita dei ticket, assegnata a commercianti, a cui Atm ha rescisso il contratto di emissione. Anche questo caso è affidato agli agenti della polizia giudiziaria.