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Ucraina, da oggi stop al gas russo in Finlandia. Mosca: "Comandante Azov portato via"

Guerra in Ucraina

Come già annunciato nei giorni scorsi, la Finlandia non riceverà più gas da Mosca. Zelensky ha intanto proposto un meccanismo di confisca dei beni russi.

Da oggi la Russia non fornirà più gas alla Finlandia come misura di ritorsione per la sua richiesta di aderire alla NATO: intanto Zelensky ha proposto un meccanismo per confiscare i beni russi e risarcire l’Ucrana.

Kiev: “Allo studio piano italiano per la pace”

Il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev Oleh Nikolenko ha dichiarato che l’Ucraina sta studiando il piano messo a punto dall’Italia per mettere fine alla guerra.

Mosca interrompe il gas dalla Finlandia

Come già annunciato, da oggi la Russia interromperà le forniture di gas alla Finlandia dopo la sua richiesta di adesione ala Nato. Nel punto di diramazione Imaltra è stato chiuso il gas verso il ppaese governato da Sanna Marin, in modo da fermare del tutto l’input richiesto.

Zelensky propone meccanismo confisca beni russi

Il presidente ucraino Volodymr Zelensky, ha proposto di creare un fondo speciale per risarcire tutti gli ucraini che hanno subito l’aggressione russa suggerendo ai paesi alleati di firmare un accordo multilaterale per il trasferimento dei fondi e dei beni russi sequestrati nei vari stati per la ricostruzione dell’Ucraina. Secondo lui “i fondi russi e le proprietà sotto la giurisdizione dei paesi partner dovrebbero essere sequestrati o congelati, quindi confiscati e inviati ad un fondo dal quale tutte le vittime dell’aggressione russa potranno ricevere un congruo compenso“.

Dov’è il comandante di Azov?

Il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov ha dichiarato che il comandante del reggimento Azov, Denis Prokopenko, è stato portato via dall’acciaieria Azovstal con un veicolo blindato speciale verso i territori controllati dalla Russia. “I residenti lo odiavano e volevano ucciderlo per le numerose atrocità commesse“, ha aggiunto.

Tra i principali nemici indicati da Mosca, il destino suo e dei difensori dell’acciaieria non è chiaro: in Russia cresce la spinta di chi chiede di definire il reggimento Azov un’organizzazione terroristica e processare chi è stato catturato all’Azovstal.