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Utility Manager certificato, un professionista responsabile nel mercato delle utenze: l’impegno di Assium a tutela dell’utility management

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Nasce l’Utility Manager certificato, un professionista che diventa il punto di riferimento stabile per famiglie e imprese.

Nel mercato delle utenze, di energia elettrica, gas e telecomunicazioni, è arrivata una ventata di innovazione grazie alla norma Uni 11782 del 2020. La norma stabilisce Requisiti di conoscenza, abilità e competenze per gli agenti di vendita del settore: nasce l’Utility Manager Certificato. Un professionista “che ci mette la faccia” in termini di responsabilità, diventando il riferimento stabile per famiglie e imprese.

Nasce l’Utility Manager certificato: di cosa si tratta?

Il professionista sempre pronto a mettere a disposizione dei clienti (business e privati) le sue competenze e i suoi consigli tecnici è l’Utility Manager certificato. Si tratta di un professionista competente nel mondo dell’energia e delle telecomunicazioni che attraverso un percorso formativo mirato ha ottenuto la certificazione valida e riconosciuta sul mercato secondo la norma UNI 11782, che fissa le conoscenze, le competenze e le abilità necessarie per affiancare famiglie e imprese e aiutarle nella scelta e nella gestione delle proprie utenze.

L’Utility Manager è un professionista che si occupa di consulenza e di vendita di contratti dopo aver investito sulla propria formazione grazie alla quale si differenzia da coloro che operano nel settore senza skills e senza chiarezza.

L’opportunità si rivela preziosa anche per un giovane che vuole intraprendere questo mestiere, iniziando nel migliore dei modi. Fondamentale, infatti, formarsi e qualificarsi secondo la norma Uni 11782 del 2020, la quale individua circa 41 conoscenze, 42 abilità e 15 competenze, in conformità al quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework – EQF, Raccomandazione 2017/C 189/03 del 22 maggio 2017). La massima espressione del manager delle utenze è racchiusa in 5 fasi e in 11 compiti definiti, che all’interno del mercato assicurano ciò di cui i consumatori hanno più bisogno, cioè professionalità e trasparenza, evitando rischi e sprechi. Operando in tal modo, inoltre, si tutela il lavoro dei professionisti che lavorano nel pieno rispetto della deontologia professionale e dei codici di condotta del consumo.

Come indicato dalla norma, il percorso di accesso alla valutazione della conformità prevede:

  • 2 anni di esperienza nel ruolo;
  • Almeno uno o più corsi formativi per un numero di ore complessivo non inferiore a 24 ore su tematiche afferenti alla professione;
  • Un titolo EQF 4 (per esempio il diploma di scuola superiore).

I vantaggi

L’adeguata formazione dell’Utility Manager, sulla base di quanto riconosciuto e stabilito dalla norma Uni 11782, comporta alcuni importanti vantaggi, tra i quali:

  • Riconoscimento da parte del mercato delle competenze acquisite tramite la formazione e riconosciute con l’ottenimento di una certificazione;
  • Incremento della fiducia da parte dei consumatori, grazie alla certificazione delle proprie competenze: essere costantemente aggiornati, aiuta l’Utility Manager nella gestione del rapporto con i clienti, permettendogli di indirizzarli verso la soluzione più vantaggiosa. Attraverso un buon servizio offerto al consumatore, si ottiene maggiore fidelizzazione.

Assium tutela e vigila il settore dell’utility management

Assium tutela e vigila il settore dell’utility management, producendo networking e valore. L’obiettivo è l’istituzione del registro professionale degli utility manager. Assium è l’Associazione Italiana Utility Manager, fondata con lo scopo di promuovere, valorizzare, tutelare, rappresentare e organizzare la professione dell’Utility Manager.

L’associazione, infatti, organizza molteplici attività sul territorio nazionale, con l’intento di generare consapevolezza verso l’esistenza di questa figura professionale, che tanti cittadini ancora non conoscono. Uno degli obiettivi è creare un network di Utilily Manager certificati, capaci di generare nuovo valore sul mercato.

Il 12 marzo durante la convention annuale di NoiEnergie (una delle più importanti realtà presenti al sud Italia nella fornitura di Gas e Luce), Federico Bevilacqua e Davide Bussini, rispettivamente presidente e membro del consiglio direttivo dell’associazione Assium, sono intervenuti per ribadire l’importanza della certificazione nel rapporto tra privati, aziende e utility manager. A tal proposito, hanno dichiarato: Tra qualche anno ogni famiglia e ogni azienda avranno un utility manager certificato, un professionista responsabile e assicurato a cui affidare i budget mensili destinati alle bollette”, affinché le spese di casa (o dell’impresa) siano sempre monitorate e gestite con cura.

Le criticità del mercato e le possibili soluzioni

L’attuale conflitto tra Ucraina e Russia, ha aggravato la complessa situazione che dal mese di ottobre stiamo affrontando come tema legato al “carobolletta” e all’aumento del costo delle materie prime. Il mercato delle utenze sta affrontando un periodo complesso, intricato, a tratti incerto e all’apparenza solo in salita. Tra i cittadini – sempre più sfiduciati nei confronti degli attori che lo compongono – dilagano le preoccupazioni: con gli aumenti in bolletta, non mancano smarrimento e difficoltà.

Diverse criticità caratterizzano il mercato nello scenario contemporaneo, che riguardano in particolare:

  • Gli agenti, i venditori di contratti/broker: nonostante la presenza della norma Uni 11782 del 2020, ancora oggi chiunque, anche senza essere in possesso di un titolo specifico, può vendere contratti di energia, gas e telefonia, sia a privati sia ad aziende. Gli utenti, conseguentemente, non sempre hanno la possibilità di confrontarsi con personale formato e professionale. Al contrario, chi fa il proprio mestiere in modo onesto e trasparente si vede spesso non tutelato e si scontra con dinamiche di mercato poco limpide;
  • Gli operatori: fanno tanta comunicazione, ma sono poco trasparenti in alcune questioni, per esempio rispetto ai termini di sottoscrizione. I consumatori spesso ne risentono, uscendone danneggiati. Le istituzioni appaiono poco presenti e intervengono a singhiozzo, anche quando dovrebbe essere garantita la tutela degli stessi consumatori. Senza una netta presa di posizione e un intervento serio, è difficile che la situazione migliori;
  • I consumatori: faticano a riconoscere le dinamiche di funzionamento del settore dell’energia e delle telecomunicazioni. C’è confusione, scarseggiano chiarezza e fiducia: per questo motivo, i clienti si sentono poco tutelati e spesso scelgono i fornitori senza approfondire (andando incontro a non pochi rischi). La tendenza sempre più diffusa consiste nel cambiare contratto solo per avere un prezzo più basso da pagare, senza tuttavia conoscere con precisione le condizioni e altre eventualità. Inoltre, succede spesso che i consumatori si sentano soli, quasi lasciati allo sbaraglio. Manca, infatti, un consulente di riferimento sul quale fare affidamento per qualsiasi problema, richiesta, dubbio o necessità. In molti installano persino app che bloccano le chiamate dagli operatori.

Tuttavia, per tutte le difficoltà esistono specifiche soluzioni. Lo stesso vale nel mercato delle utenze, dove alcuni provvedimenti si rivelano fondamentali sia per chi lavora al suo interno e desidera migliorare il rapporto con i clienti sia per i più giovani che si affacciano al futuro con non poca titubanza. In particolare:

  • Per rendere il mercato delle utenze un ecosistema chiaro, presente e sicuro è necessario tutelare attraverso la formazione chi ci lavora;
  • Il 16 aprile 2020 c’è stata la pubblicazione della norma UNI 11782 del 2020 “Attività professionali non regolamentate – Manager delle utenze (Utility Manager) – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”;
  • La UNI 11782 del 2020 rappresenta un grande traguardo per il settore delle utenze. In questo modo, infatti, è stata delineata una figura professionale che vede riconosciuta la propria formazione e le proprie competenze secondo normativa. Inoltre, la norma attiva una potenziale rivoluzione nel settore dell’utility management, in quanto propone una figura che affranca il mercato e riconosce la dignità del budget che mensilmente famiglie e imprese dedicano alle utenze. Assium è l’ Associazione Utility Manager che qui in Italia ha un ruolo strategico nella creazione di sinergie tra professionisti e aziende che stanno già investendo nella formazione. Una figura quella dell’utility manager certificato, che può fare la differenza in un mercato caotico, generando fiducia nei consumatori.

L’Utility Manager tra qualche anno sarà l’equivalente del family banker: una persona di fiducia che guida i consumatori nella gestione e nella scelta degli operatori, affinché si sentano sicuri e possano risolvere qualsiasi esigenza, chiarendo dubbi e perplessità.