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Vaccinazione eterologa: cos'è, a chi viene somministrata e il parere degli esperti

Vaccino Covid

La vaccinazione eterologa è la combinazione di due tipi di vaccini diverse. Chi ha fatto la prima dose AstraZeneca dovrà cambiare vaccino per il richiamo

La vaccinazione eterologa sta dividendo completamente i pareri degli esperti, come spesso è accaduto durante quest’anno di pandemia. Ma di cosa si tratta esattamente? Come mai è stato dato il via libera?

Vaccinazione eterologa: cos’è e a chi viene somministrata?

La vaccinazione eterologa è il famoso mix di vaccini che sta facendo molto discutere in questi giorni. Le persone con un’età inferiore ai 60 anni a cui è stata somministrata la prima dose di vaccino AstraZeneca potranno effettuare il richiamo con un vaccino diverso, come Pfizer o Moderna. L’Italia non è il primo Paese dell’Europa che ha deciso di scegliere questo tipo di vaccinazione. Lo hanno fatto anche Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna. Nonostante questo, non ci sono molti dati pubblicati a riguardo e gli studi non sono ancora sufficienti. “È stata già impiegata per l’influenza e l’epatite B. Per l’immunizzazione da Covid-19, la combinazione è stata approvata ed è da tempo utilizzata con diverse modalità in Francia, Canada, Germania, Danimarca, Svezia, Norvegia e Regno Unito” ha dichiarato Roberto Speranza, ministro della Salute.

Vaccinazione eterologa: gli esperti d’accordo con questa scelta

L’Ema sembra essere favorevole alla scelta della vaccinazione eterologa, in quanto potrebbe contribuire a mandare avanti la campagna vaccinale in modo molto più fluido. Se il sistema immunitario riceve più stimoli verso la stessa malattia, l’efficacia diventa maggiore, dichiarano alcuni esperti. Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha spiegato che gli studi in realtà prevedono due dosi di vaccino uguali, ma ci “sono tutti i presupposti teorici e reali dall’immunologia per ipotizzare che combinare due tipologie di vaccini non porti alcun detrimento se non qualche vantaggio“. Guido Rasi, ex direttore generale dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) e consulente del commissario straordinario Francesco Figliuolo, ha dichiarato che la vaccinazione eterologa è una “soluzione ottimale“. Anche il virologo Fabrizio Pregliasco è d’accordo con la decisione del Cts, che secondo lui è un elemento di rassicurazione per diminuire i rischi .

Vaccinazione eterologa: gli esperti contrari

Ci sono altri esperti che sono contrari a questa decisione, come Massimo Andreoni, virologo e direttore di Infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma. Il medico ha espresso dei dubbi molto significativi, spiegando che la creazione di questo mix di vaccini può essere scelta solo se il soggetto, dopo la prima somministrazione di AstraZeneca, ha manifestato disturbi neurologici. Farlo a tutti, senza nessun tipo di differenza, potrebbe essere esagerato e si correrebbe il rischio di avere conseguenze sconosciute. Anche Andrea Crisanti dell’Università di Padova è dello stesso parere. Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, pensa che non ci siano abbastanza studi a riguardo.