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Vaticano, uomo forza il varco in auto: arrestato 40enne

Polizia

Un uomo ha forzato i varchi di controllo in Vaticano, con l'auto, senza fermarsi neanche quando un gendarme ha sparato.

Un uomo è stato arrestato per aver forzato i varchi di controllo in Vaticano con la sua auto, senza fermarsi neanche quando un gendarme ha sparato alla macchina.

Vaticano, uomo forza il varco in auto: arrestato 40enne

Ha preso la rincorsa con l’auto e ha forzato i varchi di controllo, senza fermarsi neanche dopo che un gendarme ha sparato al parafango, poi ha percorso ad alta velocità varie piazze e cortili dentro il Vaticano. Un 40enne, con problemi psichici, ha seminato il panico, tanto che la prima misura dei servizi di sicurezza è stata bloccare ogni accesso alla residenza del Papa, Casa Santa Marta, dall’altro lato del Vaticano. La sua corsa si è conclusa nel cortile di San Damaso, dove ogni mattina Papa Francesco si reca per le udienza al palazzo apostolico. Secondo le prime ipotesi, sembra si possa escludere il movente dell’atto terroristico.

L’uomo sarà interrogato dal procuratore vaticano, Alessandro Diddi. Dai primi elementi emergono interrogativi sul suo profilo, che sembra essere italiano e sembra conoscere già gli ambienti. In base a quanto ricostruito, l’uomo si è presentato alla guida di un’auto, poco dopo le 20, a porta Sant’Anna, uno degli ingressi costantemente vigilato. “Noncurante delle indicazioni della Guardia svizzera, è uscito temporaneamente dall’ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo” è stato riportato.

Momenti di grande paura in Vaticano

Nel tentativo di fermare l’auto, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, “ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo“, colpendo il parafango anteriore. Il colpo non ha fermato la vettura. L’uomo ha percorso un rettilineo che lo ha portato nel cortile del Belvedere, usato dai dipendenti vaticani come parcheggio e poi ha mostrato una notevole dimestichezza con i luoghi, percorrendo una salita porticata sulla sinistra e girando per andare nei cortili, fino ad arrivare al cortile di San Damaso.

Sono stati momenti di grande paura. Il timore era che l’uomo potesse raggiungere l’abitazione del Papa, per questo è stato subito diramato il “codice di allarme“. Il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zeccha “che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta“. L’uomo “di circa 40 anni, è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica“. Arrestato, è stato portato in una cella nei nuovi locali della caserma della Gendarmeria.