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Vertice Ue: su quali dossier è stata raggiunta l'intesa

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Solo a notte fonda dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 hanno trovato un accordo di massima nel vertice Ue del 9 febbraio

Dalla situazione migratoria alla necesssità di procedure più semplici in materia di aiuti di Stato, alla questione della guerra in Ucraina: i dossier sui quali è stata raggiunta un’intesa nella notte del vertice Ue 

Vertice Ue, accordo arriva a notte fonda

Alla fine ha prevalso la linea del presidente Charles Michel: chiudere il vertice dei leader Ue in un giorno solo.  Tanto che è notte fonda quando, dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 trovano un accordo di massima : più attenzione al controllo e alla protezione delle frontiere da un lato, flessibilità sull’uso dei fondi esistenti ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall’altro.

Un accordo che va approfondito e concretizzato, come del resto ha sottolineato la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che non ha comunque nascosto la sua soddisfazione.

I temi di discussione

I leader dell’UE hanno discusso di come garantire la competitività a lungo termine e la prosperità nonché il ruolo dell’UE sulla scena mondiale oltre a una serie di misure che potrebbero essere utili a breve termine. Oltre, al già citato tema della migrazione, in attuazione delle sue precedenti conclusioni relative a un approccio globale del fenomeno. 

Uso dei fondi comunitari, procedure più semplici

In materia di aiuti di Stato, come si legge nel documento finale “Le procedure devono essere rese più semplici, più rapide e più prevedibili, e devono consentire di fornire rapidamente un sostegno mirato, temporaneo e proporzionato, anche attraverso i crediti d’imposta, nei settori strategici per la transizione verde e che subiscono l’impatto negativo dei sussidi esteri2.  Nel documento si legge inoltre anche la necessità di prestare “grande attenzione a mantenere l’integritá del mercato unico e la paritá di condizioni al suo interno” 

Il capitolo immigrazione “Una sfida europea”

Quanto al capitolo immigrazione, la linea guida, fortemente richiesta anche dal governo italiano, è quella di una una sfida europea che richiede una risposta europea.  Un incipit politico che necessita però della Commissione Europea per concretizzarsi: “Il Consiglio europeo invita la Commissione europea a finanziare misure da parte degli Stati membri che contribuiscano direttamente al controllo delle frontiere esterne dell’Ue, come i progetti pilota di gestione delle frontiere, e al rafforzamento del controllo delle frontiere nei Paesi chiave sulle vie di transito verso l’Unione europea” si legge nel documento finale.

Von der Leyen: “Tre fonti di finanziamento”

L’approccio dei progetti pilota ai confini “è quello di un pacchetto integrato e tre fonti di finanziamento: finanziamento nazionale, i contributi bilaterali sono ben accetti – e penso anche al meccanismo di solidarietà è un’opzione per dare un contributo finanziario bilaterale – e poi il finanziamento dell’Ue. Come ho detto siamo molto chiari sulla gestione del confine. Uno dei progetti pilota a cui miriamo, ad esempio, ha una recinzione esistente ma nient’altro e non funziona”. Questa la dichiarazione della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen,  riportata da La Presse. 

Frenata sull’invio di aerei da guerra in Ucraina

 Frenata, invece, sull’invio di aerei da guerra in Ucraina, come richiesto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky .”E’ impossibile consegnare gli aerei all’Ucraina a breve”, ha spiegato Emmanuel Macron.