Giulia Gambazzi X, l’ex Twitter, non pagherà più i creatori di contenuti che diffondono fake news e disinformazione sul Social.
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La decisione di Elon Musk
Scrive Elon Musk sul Social di cui è proprietario: “L’idea è quella di massimizzare l’incentivo per l’accuratezza del contenuto rispetto al sensazionalismo.”
Verranno infatti apportate delle modifiche alla monetizzazione dei contenuti della piattaforma. In questo modo i contenuti verranno verificati tramite il sistema di fact checking collaborativo, “community notes”, che prevede le segnalazioni da parte degli utenti.
X ha infatti cominciato a richiedere ai collaboratori della funzione “community notes” di citare le fonti nel controllo dei fatti. Ora, dunque, qualsiasi post venga “arricchito” delle note della community perderà il diritto a ricevere compensi.
Le ragioni della decisione
La scelta arriva a un anno dall’acquisizione di Twitter da parte di Musk, ma soprattutto in seguito alla dismissione del team responsabile del monitoraggio dei post.
La possibilità di comprare la cosiddetta “spunta blu” di verifica ha reso infatti le fake news sempre più imperanti sul Social. Lo conferma un’analisi di NewsGuard, un’organizzazione no-profit che monitora la diffusione delle notizie online. Raccontano i risultati che il 74% dei “post più virali su X che promuovono disinformazione sulla guerra tra Israele e Hamas vengono pubblicati da account verificati.”
