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Brexit, oggi al via l'articolo 50. La Scozia chiede l'indipendenza

Brexit, oggi al via l'articolo 50. La Scozia chiede l'indipendenza

Il giorno è arrivato, quello in cui la Brexit diventerà realtà con la notifica dell'articolo 50 del trattato. Intanto la Scozia vuole l'indipendenza. Oggi è il giorno della Brexit, con la notifica ufficiale da parte di Londra a Bruxelles dell'articolo 50 del trattato di Lisbona. Inizia quindi l...

Il giorno è arrivato, quello in cui la Brexit diventerà realtà con la notifica dell’articolo 50 del trattato. Intanto la Scozia vuole l’indipendenza.

Oggi è il giorno della Brexit, con la notifica ufficiale da parte di Londra a Bruxelles dell’articolo 50 del trattato di Lisbona. Inizia quindi l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, a otto mesi dal referendum dello scorso anno. “E’ uno dei momenti più importanti della storia recente del Regno Unito”, ha commentato la prime minister Theresa May, che ha auspicato la creazione di una “relazione profonda e speciale” con l’Europa.

“Dobbiamo cogliere questa storica opportunità”, ha proseguito Theresa May nel corso di un intervento a Birmingham in occasione del forum sugli investimenti del Qatar, “per emergere nel mondo e plasmare un sempre maggiore ruolo per una Gran Bretagna globale”, non soltanto con la costruzione di “nuove alleanze” ma soprattutto attraverso l’ampliamento dei “rapporti coi vecchi amici che sono al nostro fianco da secoli”.

Per il Regno Unito la Brexit sarà costosa, mentre la Scozia spinge verso l’indipendenza da Londra

Dall’Europa sono arrivati alcuni commenti, fra cui quello del capogruppo PPE al Parlamento Europeo, Manfred Weber. “Per la Gran Bretagna”, ha affermato quest’ultimo, “sarà molto costoso lasciare l’Unione Europea”. Il Regno Unito “dovrà rispettare tutti gli obblighi in corso e la legislazione in corso, altrimenti sarebbe un comportamento irrispettoso che creerebbe problemi ai negoziati”. “Uscire dall’Unione Europea”, ha proseguito Weber, “significa costruire di nuovo muri e barriere e molti cittadini britannici avranno problemi con limitazioni della loro libertà nella vita quotidiana. Non mi piace ma è il risultato del referendum e tutti devono affrontare la realtà”.

Intanto, per Theresa May si fanno sempre più concreti i possibili problemi sul fronte interno. Dal Parlamento scozzese è infatti arrivato il via libera alla richiesta di un nuovo referendum per l’indipendenza da Londra, a sostegno della proposta della first minister Nicola Sturgeon. Il tema è delicato, perché la Scozia ha votato a maggioranza per rimanere all’interno dell’UE e ha chiesto a Londra di tenere conto di quest’aspetto in sede di negoziati, ad esempio mantenendo la Scozia all’interno del mercato comune. Le risposte arrivate da Downing Street sono state finora sempre negative. “Non apriremo i negoziati sulla proposta della Scozia”, ha ribadito ancora ieri un portavoce di Theresa May, “ora non è il momento giusto”.