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Giornata della dignità precaria!

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Il "Coordinamento Lavoratori della Scuola 3ottobre” lancia a Milano la "Giornata della dignità  precaria. I precari infatti faranno alle ore 15.00 un presidio sotto la sede del PD per protestare contro le politiche scolastiche del nuovo governo Renzi/Giannini. Nel comunicato da loro diffuso in...

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Il “Coordinamento Lavoratori della Scuola 3ottobre” lancia a Milano la “Giornata della dignità precaria. I precari infatti faranno alle ore 15.00 un presidio sotto la sede del PD per protestare contro le politiche scolastiche del nuovo governo Renzi/Giannini. Nel comunicato da loro diffuso in rete si legge: ” I Governi cambiano e i ministri dell’Istruzione si susseguono, ma le politiche scolastiche continuano ad essere dettate da istanze incompatibili con il reale rilancio dell’istruzione pubblica: la “compressione della spesa pubblica” e la volontà di assimilare i processi di apprendimento alle dinamiche aziendali introducendo logiche “premiali”. Il Pd, infatti, dopo un anno di governo di larghe intese, ha:1) confermato i tagli alla scuola dell’era Gelmini-Tremonti e la riforma Fornero sulle pensioni; 2) tagliato i salari dei precari attraverso la mancata monetizzazione delle ferie non godute; 3) ridotto il diritto allo studio dei disabili attraverso le direttive BES; 4) confermato l’imposizione dei discriminatori quiz INVALSI; 5) introdotto un’illegittima sperimentazione per ridurre di un anno la durata delle scuole superiori, senza alcuna motivazione didattica, esclusivamente per fare “cassa” tagliando sulle cattedre e quindi su migliaia di posti di lavoro dei docenti (circa il 20%) e sul diritto allo studio degli alunni. In questi giorni Renzi ha scelto come nuovo ministro dell’istruzione la prof.ssa Giannini che si è già detta favorevole alla riduzione di un anno delle scuole superiori e dichiara di voler aumentare i finanziamenti alle scuole private ed eliminare il sistema degli scatti stipendiali, a favore di un sistema in cui gli istituti possano gestire e scegliere i docenti secondo un modello meritocratico-clientalare, simile a quello delle università. Per questo riteniamo che sia proprio il Partito Democratico e il nuovo governo targato Renzi/Giannini a essere attualmente la più grave minaccia per la scuola pubblica e statale italiana.”