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Gita (robot valigia): vantaggi e benefici

Gita (robot valigia): vantaggi e benefici

Di Gita, il robot valigia della Piaggio, abbiamo parlato spesso. Oggi proviamo a vederne vantaggi e benefici, insomma tutti i motivi per comprarlo Il mercato ormai funziona molto spesso per desideri inespressi e per nicchie di mercato non ancora scoperte. Così tenta di fare Piaggio Fast Forward, l...

Di Gita, il robot valigia della Piaggio, abbiamo parlato spesso. Oggi proviamo a vederne vantaggi e benefici, insomma tutti i motivi per comprarlo

Il mercato ormai funziona molto spesso per desideri inespressi e per nicchie di mercato non ancora scoperte. Così tenta di fare Piaggio Fast Forward, la startup della famosa azienda Piaggio dedicato alle tecnologie futuristiche, che ha deciso di entrare nel mondo del trasporto oggetti, con Gita e Kilo. Gita e Kilo sono i due nuovi veicoli che il gruppo di Pontedera ha presentato poco più di un mese fa a Boston attraverso, appunto, Piaggio Fast Forward (Pff)

«Piaggio innova da oltre cento anni, la robotica era un suo sbocco naturale», sostiene il presidente della Piaggio Roberto Colaninno. «Gita è praticamente la Vespa del XXI secolo, Kilo, da par suo, la nuova Ape — aggiunge il figlio Michele, 40 anni, presidente di Pff —. Gita e Kilo sono pensati per provare a creare la città del futuro: libera da auto, traffico e inquinamento».

E da qui potremmo partire per elencare uno dei primi vantaggi di Gita, quello più in prospettiva: essere tra i primi prototipi di veicolo robotico a consumi minimi per le esigenze di tutti i giorni. Se la tecnologia si rivelasse di successo, accettata e user-friendly, nulla impedirebbe la costruzione, di veicoli più grandi, capaci di sostituire, per esempio, le nostre auto, o i nostri motorini, con indubbi vantaggi per le aziende.

Gita può trasportare fino a 20 chili, muoversi a una velocità media di circa 20 km/h, con un’autonomia, derivata da batterie al litio, di circa 8 ore. Kilo, che qui occorre giusto ricordare, è il fratello maggiore: ha 3 ruote e una capacità di carico fino a 115 chili. Per ora sono prototipi in fibra di carbonio, con molte parti ottenute attraverso stampanti in 3D. Sono dotati di una necessaria telecamera a 360 gradi anteriore e posteriore, di sensori per rilevare ostacoli sul percorso, luci led per indicare quando sono in movimento (esattamente come le auto, hanno anche gli stop). Possono, durante il loro utilizzo, trasmettere musica, ma anche proiettare un film.

Abbiamo già visto diverse delle funzioni di Gita, ma il campo può ancora essere allargato.

Le applicazioni sono infatti svariate. Ad esempio la sua funzione di vano portaoggetti capace di muoversi in ambienti particolarmente complessi come un ospedale o una fabbrica. Ma può essere anche un trolley-robot per riporre la spesa e permetterci di fare la strada a piedi o in bici.

«Stiamo studiando tutte le varie possibilità di applicazione. Nei prossimi mesi porteremo Gita e Kilo in un tour attraverso gli Usa e chiederemo ai potenziali clienti di aiutarci a farlo diventare ancora più versatile», sostiene Greg Lynn, chief creative officer di Pff «Gita e Kilo sono di fatto una piattaforma aperta, che può ancora essere arricchita, potenziata e personalizzata».

Come già detto qui, al momento l’utilizzo che sembra il migliore possibile è quello della sostituzione di una ventiquattrore, uno zaino, una cartella o una valigia per movimenti brevi. La sua forma stilosa, che non sembra però particolarmente combatta, sembra impedire un viaggio normale in treno o in aereo, ma sembra assai più adatta a movimenti in città, anche grazie a<lle sue grandi performance per quanto riguarda la sicurezza e l’antitaccheggio.