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Hillary Clinton alla resa dei conti: inizia lo scontro con Trump

hillary clinton prima donna

Hillary Clinton ha accettato la nomination a candidato democratico alla Casa Bianca. E' una formalità che segna l'inizio della campagna elettorale finale. Hillary Clinton contro Donald Trump. Con l'accettazione ufficiale della candidatura a rappresentante del partito democratico nella corsa alla C...

Hillary Clinton ha accettato la nomination a candidato democratico alla Casa Bianca. E’ una formalità che segna l’inizio della campagna elettorale finale.

Hillary Clinton contro Donald Trump. Con l’accettazione ufficiale della candidatura a rappresentante del partito democratico nella corsa alla Casa Bianca, Hillary Clinton è entrata nella fase cruciale della campagna elettorale. Ora il suo avversario non sarà più il senatore Bernie Sanders, ma il super miliardario newyorchese Donald Trump.

Partito Democratico unito attorno a Hillary Clinton: tutti contro Trump

Addio agli scontri politici puri e tradizionali e via libera a quella che Barack Obama qualche giorno fa ha definito una campagna elettorale “diversa da tutte le altre”. Siamo alla “resa dei conti”, come ha detto la stessa Hillary Clinton dal palco della Convention democratica di Philadelphia.

Dalla sua, la Clinton ha il partito democratico intero, con lo stesso Sanders che per primo ha raccomandato ai suoi sostenitori di non polemizzare durante la Convention e sostenere la candidata ufficiale. Il senatore del Vermont ha dato prova di responsabilità politica e ha invitato tutti all’unità contro il comune nemico Donald Trump. Per questo la Clinton lo ha ringraziato, lanciando anche una promessa ai sostenitori del suo ex avversario: “la vostra causa è la nostra causa”.

“Noi non abbiamo paura”. Da Obama appoggio incondizionato.

Nel suo discorso ufficiale a Philadelphia, Hillary Clinton ha voluto rimarcare le differenze con il candidato repubblicano, perché “noi siamo un altro genere di costruttori”, “nessuno di noi ha il suo nome su un grattacielo“. Poi via alla lotta alla paura. Sulla scia di Obama, che ha definito Trump un venditore di “slogan e paura”, la Clinton si è rivolta al pubblico invitandolo a non credere “a Donald Trump che dice di essere l’unico a poter risolvere i problemi”. “A chi si scalda con un tweet” ha poi aggiunto riferendosi al tycoon, “non possiamo dare il codice nucleare”.

“Non lasciatevi dire da nessuno che siamo deboli” ha ribadito Hillary Clinton, “l’unica cosa di cui dobbiamo avere paura è la paura stessa”, “ma noi non abbiamo paura”. Subito dopo è arrivato il momento delle promesse, da quella di assicurare una leadership “ferma e solida” a quella di “creare più opportunità e più posti di lavoro con buoni stipendi”.

Al termine, Hillary Clinton ha incassato l’ennesimo complimento del presidente Obama. Quello pronunciato alla Convention è stato “un grande discorso” pronunciato da una che “non molla mai” ed è “pronta” per il grande incarico. Hillary Clinton, secondo Barack Obama, “deve essere il nostro prossimo presidente”.