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Rimini Yatch, arrestato in Libia il pirata delle truffe Giulio Lolli

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Rimini Yatch è famosa per aver subito una grande truffa, il suo fautore è però stato arrestato in Libia. Per l'imprenditore è finita la corsa al denaro.

Rimini Yatch è famosa per aver subito una grande truffa, il “pirata” delle truffe è però stato arrestato in Libia. Per l’imprenditore bolognese è finita la corsa al denaro. Stiamo parlando di Giulio Lolli, personaggio che ha fatto parlare molto di sè. Ma non solo per le truffe, anche per la vita che ha condotto e che conduceva in Libia. La sua storia è ricca di suspance e di dettagli a tratti inquietanti. A causa delle sue innumerevoli vicende viene anche nominato l’avventuriero.

Rimini Yatch, le truffe

L’imprenditore Giulio Lolli è da tempo latitante in Libia. L’uomo è stato arrestato con due mandati di cattura internazionali. L’imprenditore è ancora indagato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, furto, simulazione di reato, estorsione e bancarotta fraudolenta. Nella truffa che riguarda Rimini Yatch erano coinvolte anche altre persone, tra cui, alcuni uomini della guardia di finanza e un ex generale della finanza, Angelo Cardile, che poco dopolo scoppio del boom della notizia si è suicidato. Giulio Lolli aveva convogliato la grande quantità di denaro che aveva truffato e messo da parte in numerosi paradisi fiscali. Alcuni conti correnti sarebbero stati aperti in Svizzera e a San Marino.

La dinamica della truffa

Il meccanismo che adottava Giulio Lolli per attuare i suoi piani truffaldini era piuttosto coraggioso. Secondo la procura di Bologna Lolli faceva aprire leasing milionari con documenti contraffatti e a nome degli acquirenti per poi infine incassare lui le somme. L’imprenditore era considerato in tutta italia il maggiore commerciante di barche di lusso. Con la Rimini Yatch in un anno è riuscito ad incassare 32 milioni di euro. La sua impresa però è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Bologna nel 2011.

L’arresto

Giulio Lolli era da sette anni latitante in Libia, era ricercato dalla giustizia italiana per le epiche truffe della Rimini Yatch. La Procura di Rimini ha emesso due mandati di cattura internazionali e lo scorso 29 ottobre viene arrestato dalle forze speciali di deterrenza “Rada”. Cioè i militari che dipendono dal Ministero dell’Interno libico. La storia di Giulio Lolli è ricca di suspance e colpi di scena. Egli in passato fu già rinchiuso nelle carceri di Gheddafi ma poi venne liberato dalla milizie ribelli.

La sua storia in Libia

Quando sbarcò in Libia, grazie ai rapporti tra Gheddafi e l’Italia, gli agenti della guardia costiera e gli uomini del Ros lo fermarono e lo arrestarono per ordine della Porcura di Rimini. Giulio Lolli fu portato in carcere vicino a Tripoli, poi accadde qualcosa. L’ex prorpietario di Rimini Yatch, grazie alle rivolte che ci furono contro il regime, ebbe l’occasione di fuggire di galera. L’Interpol ha comunicato alle autorità italiane che Lolli era in Libia. Dopo la caduta del regime di Gheddafi Giulio si trovava ancora in Libia, precisamente a Tripoli. L’Italia aveva chiesto al governo libico l’estradizione alla quale Giulio si oppose con il suo legale Antonio Petroncini. Lolli, in attesa del giudizio della corte suprema, non ha perso tempo e si schiera con i ribelli per combattere contro il Rais nella fase più cruenta della guerra civile. Ora l’uomo è stato arrestato, la comunicazione è arrivata questa mattina anche se in realtà è stato arrestato il 29 ottobre. Al momento siamo in attesa di ulteriori novità sul suo caso.