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Abusi sessuali, prof in carcere per aver abusato del figlio di un'amica

Bimba di 4 anni abusata dal nonna

Abusi sessuali su minore. È questa l’accusa rivolta ad una professoressa di Naperville, nell’Illinois. Ha abusato del figlio minorenne di un’amica.

Abusi sessuali. È questa l’accusa rivolta a Christine M. Taylor, una professoressa di 46 anni che ha abusato del figlio minorenne di un’amica durante i festeggiamenti di Capodanno 2016. La donna, scoperta in flagranza di reato dalla madre del ragazzo, è stata immediatamente denunciata e accusata di abusi sessuali su minori.

Abusi sessuali

E’ difficile parlare di abusi sessuali e, ancora più difficile e drammatico è riconoscere la realtà nella quale ogni giorni si verificano abusi sessuali su minori di tutte le età. Per questa ragione gli abusi sessuali su minori hanno raggiunto il centro delle preoccupazioni più gravi della comunità e di molte iniziative professioni e legislative. A testimoniare questa realtà è l’esistenza di numerose denunce di abusi sessuali nelle quali la vittima è un minorenne.

Molte volte, però, gli abusi sessuali vengono denunciati quando, ormai, la vittima è adulta perchè al momento della violenza, la giovene età getta la vittima in uno stato di vergogna e senso di colpa, tale da sentire la necessità di nasconderlo con il rischio che, negli anni, gli abusi sessuali vengano ripetuti e perpetrati.

Quello che più preoccupa sono gli effetti che gli abusi sessuali hanno sulla vittima minorenne. Questi effetti, dicono gli esperti, si prolungano nel tempo ben oltre l’infanzia, privando il bambino o la bambina della sua fanciullezza, creando perdite di fiducia unite a sentimenti di colpa e comportamenti di auto-abuso.

Si possono presentare condotte antisociali, depressione, confusione sull’identità, perdita dell’autostima e altri problemi emotivi molto seri. L’abuso può rendere difficile alla vittima relazionarsi in modo intimo con altre persone, nel corso della vita.

In questi giorni sta facendo scalpore la notizia proveniente da Naperville, nell’Illinois, che vede una professoressa autrice di abusi sessuali nei confronti del figlio minorenne di una sua amica.

La vicenda risale al Capodanno 2016, quando Christine M. Taylor, professoressa di 46 anni, organizzò una cena a casa sua invitando l’amica e suo figlio per festeggiare il nuovo anno insieme. Stando alle dichiarazioni della madre del ragazzo, la serata si era svolta tranquillamente, avevano mangiato e bevuto chiacchierando un po’ delle rispettive vite. Christine M. Taylor non dava a vedere nessun comportamento strano, tanto meno non mostrava un’attenzione morbosa nei confronti del bambino.

Ma ad un certo punto, la professoressa, probabilmente un po’ su di giri a causa dell’alcool, ha portato il figlio della sua amica in camera sua, inventando una scusa, a quanto sembra, convincente. La donna, appena entrata in camera da letto, ha iniziato ad abusare del bambino incurante della presenza nella stanza a fianco della madre di quest’ultimo. Era così tranquilla che lasciò addirittura la porta della camera aperta.

La madre del bambino, insospettita per la lunga assenza dei due, decise di raggiungerli per capire il motivo dell’allontanamento. Appena si affacciò in camera, sorprese quella che credeva sua amica in piena azione.

La donna non ci pensò due volte e chiamò subito la polizia.

La condanna

A seguito della denuncia, la donna fu accusata di abusi sessuali su minori e pochi giorni dopo fu licenziata dalla scuola nella quale insegnava, la Jefferson Junior High School. Il tribunale, dopo un patteggiamento con la donna, l’ha condannata a due anni di libertà vigilata e all’inserimento nel registro dei cosiddetti “predatori sessuali“. Alla donna è stato anche vietato di entrare in contatto con l’amica e con suo figlio.