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Adriano Celentano profetico: "Non respiro più" l'aveva detto 52 anni fa

Adriano Celentano profetico

Adriano Celentano profetico: 52 anni fa cantava "Non respiro più". La condivisione sorprende i fan.

Adriano Celentano è tornato a comunicare con i fan tramite il suo profilo Instagram. Il Molleggiato, che frequenta poco il mondo virtuale, ha voluto condividere una profezia che lui stesso ha lanciato 52 anni fa: “Non respiro più”.

Adriano Celentano profetico: cantava “Non respiro più” 52 anni fa

Negli ultimi giorni, la città di Milano e in generale tutta la pianura Padana sono finiti al centro dell’attenzione per via dell’inquinamento. L’aria del capoluogo lombardo si è fatta irrespirabile e l’allarme è ai massimi storici. Eppure, molte persone sembrano non accorgersene. Tra loro non c’è Adriano Celentano, che aveva profetizzato questa situazione 52 anni fa.

Adriano Celentano e la sua Un albero di trenta piani

Tramite il suo profilo Instagram, Adriano Celentano ha condiviso alcune strofe della sua canzone Un albero di trenta piani. Il brano è uscito nel lontano 1972, ma descrive la condizione attuale di Milano. Il Molleggiato, in versione veggente, ha ricevuto la standing ovation dei fan.

Il testo di Un albero di trenta piani

Di seguito, il testo integrale della canzone Un albero di trenta piani di Adriano Celentano:

Per la tua mania
Di vivere
In una città
Guarda bene come c’ha
Conciati
La metropoli

Belli come noi
Ben pochi sai
Ce n’erano
E dicevano
Quelli vengono dalla campagna

Ma ridevano
Si spanciavano
Già sapevano
Che saremmo ben presto anche noi diventati
Come loro
Tutti grigi
Come grattacieli con la faccia di cera
Con la faccia di cera
È la legge di questa atmosfera
Che sfuggire non puoi
Fino a quando tu vivi in città

Nuda sulla pianta
Prendevi
Il sole con me
E cantavano per noi
Sui rami le allodole
Ora invece qui
Nella città
I motori
Delle macchine
Già ci cantano la marcia funebre

E le fabbriche
Ci profumano anche l’aria
Colorandoci il cielo di nero che odora di morte
Ma il Comune
Dice che però la città è moderna
Non ci devi far caso
Se il cemento ti chiude anche il naso
La nevrosi è di moda
Chi non l’ha ripudiato sarà

Ahia non respiro più
Mi sento
Che soffoco un po’
Sento il fiato che va giù
Va giù e non viene su
Vedo solo che
Qualcosa sta
Nascendo
Forse è un albero
Sì è un albero
Di trenta piani.

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